Si stanno muovendo in tanti per rispondere all'appello lanciato da Andrea Dan, presidente dell'associazione Manuela, ed aiutare il 22enne, originario del Marocco, rimasto gravemente ferito nell'incidente accaduto qualche giorno fa a Colfosco di Susegana e nel quale ha perso la vita la 18enne Martina De Faveri. «Dateci una mano a far avere i visti ai genitori - aveva detto Dan - che si trovano in Marocco e che vogliono correre al capezzale del figlio». Aveva telefonato anche al presidente Luca Zaia il presidente dell'associazione Manuela e la risposta si è fatta attendere. «Il presidente - filtra dagli uffici di palazzo Balbi - ha interessato l'assessore alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti che ha già messo in preallarme la macchina regionale. È stato interessato il direttore dell'Usl Francesco Benazzi che dovrà capire la situazione. Poi se ci sarà da muovere qualche pedina, lo faremo con i responsabili l'ufficio rapporti internazionali. Prima - fanno ancora sapere dalla Regione dobbiamo sapere come stanno le cose e se il nostro interessamento e necessario».
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ALTOLÀ
«L'eventuale aiuto della Regione sarebbe una mamma, ma il ragazzo non è mai stato lasciato solo», a dirlo i tecnici e i legali di Sis (Studio infortunistica stradale) che stanno seguendo, sia nel procedimento penale che in quello civile, i ragazzi coinvolti nell'incidente di Colfosco accaduto qualche giorno fa. Uno scontro tremendo nel quale, oltre a perdere la vita Martina De Faveri, sono rimasti feriti più o meno gravemente, altre tre giovanissimi ragazzi, uno dei quali rischia di restare paralizzato, mentre un altro è ancora in coma. Meno grave una ragazza. «I parenti sono rimasti scossi - fanno sapere da Sis - da notizie sulle condizioni di salute del 22enne. Notizie corrette ma che ritenevano riservate». Una polemica che, filtra, potrebbe anche avere strascichi giudiziari e portare all'apertura di contenziosi. Carte bollate delle quali, in questo momento, nessuno vuole però sentire parlare. Intanto Benazzi si è già attivato per contattare la famiglia e l'associazione Manuela - dice Dan che opera in maniera del tutto disinteressata - per seguire la vicenda dei due ragazzi, nelle nella fase post degenza in rianimazione.
TUTTI UNITI
In questo momento l'obiettivo principale è quello di far arrivare in Italia i genitori del 22enne che, in queste ore, sarà sottoposto a un delicato intervento chirurgico al Ca' Foncello. I medici cercheranno di ridurre le lesioni alla colonna vertebrale per provare a restituire una speranze di un futuro normale al 22enne. Per lui c'è il serio rischio che debba restare attaccato a un respiratore per il resto dei suoi giorni.
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Martedì 22 Maggio 2018 di Roberto OrtolanDal fronte degli altri feriti la situazione non ha subito particolari variazioni. L'amico 21enne, da quanto filtra. resta in condizioni gravi ma stabili. È in coma e sedato. Le speranze che possa risvegliarsi sono ridotte al lumicino. I segni vitali ci sarebbero - è filtrato - ma c'è molta apprensione per l'attività celebrale.