TREVISO - I più attivi sono i gruppi identificati direttamente con il nome del comune: Sei di se.... ma spesso i social diventano veri sfogatoi. E le discussioni sfociano negli insulti. Ecco perché chi governa i municipi prova a starsene alla larga. Domenica, infatti, è arrivato il diktat di Marzio Favero, sindaco leghista di Montebelluna: «Invito tutti i politici di maggioranza e minoranza a seguire il mio esempio: evitate Facebook come la peste, perché è un luogo dove dalla provocazione si passa rapidamente al sarcasmo e quindi alla gara di insulti». Proprio a Montebelluna nei giorni scorsi Tiziana Favero, consigliere comunale de L'alternativa giusta, ha annunciato querela contro chi su Facebook l'ha pesantemente insultata dandole della brutta t...a comunista. Anche Ponzano è alle prese con la stessa spinosa questione. Alcuni cittadini invitano da tempo sindaci e assessori a rispondere alle domande direttamente via social. Solo Mario Sanson, assessore alle attività produttive e allo sport, ha provato a tenere il punto sul web, replicando in particolare alle accuse delle opposizioni. Gli altri, invece, chiudono la porta.
Ultimo aggiornamento: 09:04
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