TREVISO/MESTRE - La Polizia anticrimine della Questura di Treviso ha notificato sette Daspo emessi dal Questore Manuela de Bernardin, nei confronti di altrettanti ultras trevigiani identificati dalla Digos in seguito agli scontri avvenuti durante la partita tra Treviso e Mestre di domenica 15 ottobre.
I tifosi trevigiani, poco dopo le ore 12.00, avevano iniziato a radunarsi nei pressi di Porta San Tommaso, consueto luogo di ritrovo della tifoseria, a circa 500 metri dall'ingresso dello stadio.
La tifoseria ospite, circa 190 tifosi mestrini, è arrivata alla Stazione Treviso alle ore 14.05 circa, e fatta salire a bordo di due bus-navetta.
Durante il tragitto alcuni di loro hanno coperto il volto con cappelli, cappucci, bandane e magliette. Giunti all'incrocio, gli ultras locali hanno invaso la sede stradale costringendo il bus a rallentare bruscamente, mettendo in pericolo l'incolumità dei supporter mestrini, del personale di Polizia e di pedoni e auto.
Alcuni hanno poi lanciato oggetti contundenti contro della tifoseria opposta, tra cui bottiglie di vetro, bicchieri di birra, un paletto in plastica, e colpito il bus con le aste delle bandiere e bastoni.
Identificati gli aggressori, è stato emesso il divieto di accedere alle manifestazioni sportive di due anni per tre di loro, e di cinque anni per altri quattro; un ottavo è stato denunciato anche per la violazione di un precedente Daspo a cui era stato sottoposto da parte del Questore di Venezia.