Allarme truffe telefoniche in Polesine: almeno una al giorno, colpiti soprattutto gli anziani

Domenica 8 Ottobre 2023 di Francesco Campi
Allarme truffe telefoniche in Polesine: almeno una al giorno, colpiti soprattutto gli anziani

ROVIGO - I truffatori continuano a battere il Polesine, con un numero di tentativi di raggiro preoccupante: negli ultimi tempi, spiegano dalla Questura, si viaggia su una media di circa una decina di denunce a settimana. Considerando che molti dei tentativi non vengono denunciati né segnalati, il numero totale rischia di essere circa il doppio. Quindi, tre al giorno. Proprio per questo la Questura rinnova l’invito alla massima attenzione. Varie, infatti le modalità con le quali tentano di raggirare le vittime designate, prevalentemente persone anziane.

I METODI USATI

Come si chiarisce da piazzale Consigli, si va «dalla chiamata con cui si fingono figli o nipoti coinvolti in un incidente, a quella in cui si fingono ammalati di Covid e bisognosi di cure mediche costose, per non parlare dell’escamotage per cui si trovano in stato di arresto o fermo nei locali della Questura e necessitano di una cauzione per il rilascio». Copioni che si ripetono ormai da tempo, ma negli ultimi tempi, però, anche altre truffe, ancora più insidiose si stanno affacciando con preoccupante frequenza. In questo caso, invece della telefonata, è un Sms ad offrire ai truffatori la possibilità di “agganciare” la vittima. Per esempio, si è verificato il caso di un Sms da un numero sconosciuto, con un messaggio di qualcuno che, spaccandosi per un figlio, scrive: «Ciao mamma, ho cambiato numero, clicca qui per memorizzarlo sul tuo telefono». Il link, però, può portare ad installare sul telefono programmi nascosti, traverso i quali possono essere scoperti dati sensibili, come le credenziali bancarie.

ATTENZIONE AGLI SMS

Questa stessa tecnica viene utilizzata anche fingendo di essere un corriere che ha in consegna un pacco, ma non mancano messaggi apparentemente inviati da istituti bancari o dalle Poste, nei quali si avvisa per esempio di accessi abusivi al conto. Questi messaggi, che addirittura finiscono sotto a quelli realmente inviati dalla banca o dalla Posta, sono fasulli e contengono link o l’invito a inserire i propri dati bancari, a beneficio di truffatori “digitali”. Quando si ricevono messaggi o chiamate da qualcuno che non si conosce direttamente e chiede dati, soldi o di cliccare su un link, è buona regola riattaccare o non replicare al messaggio e cercare il numero sicuro e chiamare per conferma. «Giova ricordare – si aggiunge dalla Questura - che nessun appartenente alle Forze dell’ordine o personale sanitario o si mette in contatto con i familiari della vittima per la richiesta di una somma di denaro, dal momento che le cure mediche offerte dal Servizio sanitario nazionale sono gratuite e che non è previsto in Italia l’istituto della cauzione per il rilascio di un soggetto arrestato. Si esorta, ancora una volta, a denunciare immediatamente tentativi di truffa o di furto alle forze dell’ordine».

ESPULSIONE

Venerdì scorso, l’Ufficio Immigrazione della Questura, ha eseguito l’ordine di trattenimento in un Centro di permanenza per i rimpatri, disposto dal Questore nei confronti di un cittadino tunisino. Il provvedimento è stato adottato a seguito di espulsione giudiziaria, disposta dal Magistrato di Sorveglianza di Bolzan. Lo straniero, responsabile dei reati di resistenza a Pubblico ufficiale, ricettazione, furto aggravato, spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni personali, si trovava nella Casa Circondariale di Rovigo ed è stato condotto al Cpr di Ponte Galeria (Roma), per il rimpatrio.
 

Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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