Troppe auto in centro a girare con pochi a bordo, ecco come si muove Rovigo. L'indagine della Fiab

La bici è utilizzata per il 34 per cento ma il dato non si mostra in crescita

Domenica 1 Ottobre 2023 di Elisabetta Zanchetta
Troppe auto in centro a girare con pochi a bordo, ecco come si muove Rovigo. L'indagine della Fiab

ROVIGO - Traffico e smog. E non è soltanto una sensazione, ma l'esito di uno studio, il risultato dei dati raccolti in città dalla Fiab Amici della Bici di Rovigo, che venerdì 15 settembre, in occasione della settimana europea della mobilità, per il quarto anno consecutivo ha svolto un'indagine sulla ripartizione modale degli spostamenti a Rovigo.
Sono stati monitorati i passaggi di veicoli all'incrocio di corso del Popolo con le vie Trento e Laurenti: punto nodale della viabilità cittadina nonché punto di incontro tra la due ztl e il controverso corso del Popolo.

Novità dell'osservazione è stata anche la collaborazione con Urban digital center che ha rilevato anche le concentrazioni di polveri sottili nell'aria.


I NUMERI
L'automobile resta il mezzo di trasporto preferito coprendo quasi il 60% degli spostamenti. L'uso della bici è significativo, 34%, ma tutto sommato stabile, a conferma di due cose: dove esistono limitazioni al traffico a motore si ha una buona presenza di biciclette, mentre il mancato sviluppo della rete delle limitazioni al traffico veicolare (invariato da decenni) non fa aumentare il numero di bici.
Altro dato che risulta dall'osservazione è la trascurabile presenza di monopattini. La mappatura delle direzioni seguite dai ciclisti agli incroci dimostra che la prossimità di un percorso ciclabile (per San Pio X) è attrattiva per il traffico ciclistico oltre alla direttrice privilegiata Trento-Laurenti. Ciò a conferma della necessità di maggiori infrastrutture ciclabili o di moderazione del traffico a quattro ruote.


L'USO DEL MOTORE
Per quanto riguarda le automobili, si riscontra una media di 1,4 passeggeri per veicolo, perfettamente in linea con la tendenza italiana. Per parcheggiare tutte le auto transitate in poco più di un'ora nel punto di osservazione della Fiab, ovvero 834, ci sarebbe bisogno di circa un campo e mezzo da calcio affiancate l'una all'altra. Una quantità di spazio al di là della capacità di qualsiasi amministrazione. Sono stati infine comparati i dati relativi alla concentrazione di Pm10 rilevati da due centraline appositamente allestite da Urban digital center in corso del Popolo con quelli registrati dalla centralina Arpav nello stesso giorno (oggetto di contestazioni da bar in relazione alla sua posizione, considerata troppo vicino a zone trafficate): si sono mostrati perfettamente in linea, a dimostrazione che anche in zone più urbane il traffico genera smog.
Appare evidente come la direttrice che ha presentato un traffico più intenso, da piazza Matteotti in direzione sud, abbia registrato una maggiore concentrazione di Pm10. I dati raccolti sono stati illustrati poi al museo dei Grandi fiumi, durante l'incontro con la comunità accademica viaggiante dell'università di Padova, che ha fatto tappa a Rovigo, da Chioggia, nel percorso convergente verso la sede principale dell'ateneo toccandone, in questo viaggio, le sedi distaccate. Gli Scholares sono stati accolti nella saletta Rotary da una rappresentanza della Fiab Rovigo e dall'assessore Dina Merlo in rappresentanza del Comune. È stata un'occasione informale per discutere di mobilità sostenibile e cicloturismo, e del ruolo del dinamismo che porta la presenza universitaria in città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci