Centro commerciale La Fattoria, la maggioranza va in frantumi

Venerdì 29 Settembre 2017
Centro commerciale La Fattoria, la maggioranza va in frantumi
2
ROVIGO «L'apertura di una sede di Forza nuova in centro a Rovigo non può non destare preoccupazione. A oltre 70 anni dalla caduta del fascismo, siamo ancora chiamati a tenere alta la guardia, per difendere i valori della democrazia e della nostra Costituzione». Con queste parole il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin saluta il taglio del nastro della nuova casa di Fn in via Bedendo, che avverrà domani mattina alle 11 alla presenza di Roberto Fiore, fondatore e segretario nazionale della formazione politica di ultradestra che si definisce nazionalrivoluzionaria e che ha fra i punti fondanti del proprio manifesto, «l'abrogazione delle leggi abortiste che in nome di un dichiarato edonismo e di una presunta socialità, hanno, negli ultimi decenni, insanguinato il mondo», «il blocco dell'immigrazione e l'avvio di un umano rimpatrio» e «l'abolizione delle leggi liberticide conosciute come Mancino e Scelba, espressioni normative di una cultura dominante che tirannicamente impedisce pensiero e azione, volti alla difesa della nostra storia nonché del patrimonio culturale e religioso del nostro Paese».
LO SCONTRO
Proprio a queste leggi si riferisce Azzalin: «È grave che sia concesso spazio a movimenti che si richiamano apertamente al periodo più buio della nostra storia e che si pongono al di fuori del consesso democratico. Questo avviene a pochi chilometri da Villamarzana, dove il 15 ottobre del 1944 si consumò un terribile eccidio nazifascista con l'uccisione di 45 giovani. Cos'è Forza nuova, purtroppo, lo dicono i fatti: dai volantini antimigranti apparsi nelle scorse settimane che riproducono un manifesto utilizzato dalla Repubblica di Salò contro le truppe alleate, fino alla marcia su Roma del 28 ottobre, in occasione del 95. anniversario della parata fascista nella Capitale, un evento che richiama palesemente l'atto di nascita del regime e che ci auguriamo il ministro Minniti vieti, poiché in contrasto con le leggi Scelba e Mancino».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci