ROVIGO - Società fantasma, indirizzi fasulli e nomi inventati, come quello del fantomatico Giorgio Galan, con interi container di prodotti surgelati fatti sparire senza pagare i venditori di ogni parte del mondo, dall'India alla Cina, passando per Vietnam, Perù e Messico, poi rivenduti sottobanco. Senza contare un ulteriore raggiro sul carburante.
Un'organizzazione che avrebbe compiuto truffe per milioni di euro. Questa l'accusa che ieri mattina ha portato il giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli a rinviare a giudizio le 12 persone indagate nell'operazione Perseo, condotta dai carabinieri e dai finanzieri di Adria in collaborazione con il Nucleo investigativo di Rovigo, i carabinieri di Mestre e di Chioggia e i Nas di Padova. Dopo due anni di indagini, l'operazione era culminata nel marzo 2015 con 20 denunce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un'organizzazione che avrebbe compiuto truffe per milioni di euro. Questa l'accusa che ieri mattina ha portato il giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli a rinviare a giudizio le 12 persone indagate nell'operazione Perseo, condotta dai carabinieri e dai finanzieri di Adria in collaborazione con il Nucleo investigativo di Rovigo, i carabinieri di Mestre e di Chioggia e i Nas di Padova. Dopo due anni di indagini, l'operazione era culminata nel marzo 2015 con 20 denunce.
