Il Comune pronto a togliere i velox ad As2, i sindacati si appellano al prefetto

Giovedì 18 Aprile 2024 di Luca Gigli
Autovelox sulla tangenziale di Rovigo

ROVIGO - Tornano le frizioni tra Comune e As2 su rapporti societari e affidamento dei servizi, con la vicenda che finirà davanti al prefetto su richiesta dei sindacati, visto che si avvicina la scadenza della proroga di sei mesi concordata tra le parti e Rovigo ha rimesso in moto le procedure per affidare la gestione degli autovelox all’esterno, un servizio da 600mila euro e il venirne meno in As2 come corrispettivo versato appunto da Rovigo, toglierebbe all’azienda una significativa fetta di risorse.


IL CONTENZIOSO
Pare di essere tornati agli strappi di settembre e ottobre, ma se prima veniva bollata come battaglia politica tra il sindaco Edoardo Gaffeo e la presidente di As2 Caterina Furfari, espressione del Pd, ossia due realtà in contrasto, ora a Palazzo Nodari siede un commissario prefettizio, Gianfranco Tomao, ma la partita è sempre la stessa sul nodo posto da Gaffeo. Rovigo, secondo socio di ampia maggioranza dopo Occhiobello, è escluso dal comitato del controllo analogo (guidato da Raffaele Ziosi, espressione di Occhiobello) e questo non permetterebbe l’affidamento di servizi in house, mentre per As2 sì, e le vecchie richieste fatte da Rovigo di modificare tali assetti facendo entrare Rovigo nel comitato non hanno avuto esito, con Ziosi che ha risposto anche al commissario che tali questioni andranno discusse con il nuovo sindaco. Quasi contemporaneamente in municipio è arrivata la richiesta di Furfari di modificare lo statuto per ampliare le attività della società. Un obiettivo comprensibile, ma che ha lasciato stupiti i reggenti di Palazzo Nodari: per il controllo analogo meglio attendere il nuovo sindaco, per cambiare lo statuto di As2 no? Il commissario Tomao non conferma e spiega solo, come detto all’inizio, che «è stata chiesta dai sindacati la convocazione di un tavolo in prefettura sulla vicenda e in quella sede si esaminerà la questione».
Furfari replica che non intende fare dichiarazioni, nonostante sia a capo di una società con soci i Comuni e sostenuta da soldi pubblici.


L’ALLARME
Sul fronte sindacale a intervenire sono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, oltre alle Rsa, manifestando «disappunto per la scelta del Comune di Rovigo in merito all’affidamento tramite procedura aperta del servizio di rilevazione della velocità» stimato 600mila euro «che porterebbe una boccata d’ossigeno alla società», ma una determinazione di martedì rimette in moto «l’aggiudicazione in libero mercato per una durata di sei anni, vincolando qualsiasi successiva valutazione di ordine politico ed economico. La scelta è stata presa senza nemmeno aver chiesto un’offerta alla propria società in house allo scopo di valutarne la congruità del prezzo», in house che peraltro è tema controverso, e «si chiede come possa il Comune di Rovigo rispettare gli impegni assunti a seguito dell’approvazione del Piano di sviluppo 2022-2026» di As2 «approvato all’unanimità dei soci tra cui» Rovigo. Per i sindacati «le società in house non sono libere di muoversi sul mercato, ma rispondono all’obbligo» del decreto 175 del 2016, «ovvero che oltre l'ottanta per cento del loro fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti a esse affidati dall'ente pubblico o dagli enti pubblici soci». Così «non appare lineare e condivisibile la decisione» di Rovigo, «dei dirigenti preposti ai settori d’interesse, le cui scelte di affidare i servizi tramite procedura di gara» mettono «a rischio la stabilità dell’azienda e dei lavoratori stessi. L’affidamento tramite gara a società terze, inoltre, non conferirebbe al Comune di Rovigo lo stesso potere di controllo nell’esecuzione del servizio che avrebbe se il servizio fosse svolto da As2 in quanto sua società in house». Il Comune, per i sindacati, «è in controllo analogo congiunto con altri enti soci, pertanto le scelte che insistono suà As2 hanno inesorabilmente ripercussioni su tutti i soci» e sempre sul tema in house ai sindacati pare che in questi mesi «non vi sia stato da parte degli organismi preposti un interesse fattivo alla soluzione del problema», compreso il comitato di controllo viene da pensare, e ciò è visto «come una evidente mancanza di volontà nel salvaguardare l’esistenza dell’azienda strumentale e dei dipendenti».
Da tutto ciò arriva l’appello al prefetto di convocare un tavolo tra tutte le parti per «evitare che si possano riproporre da parte dei Comuni soci scelte di affidamento che pregiudichino l’attività e la stessa sopravvivenza economica, finanziaria e d’impresa di As2».

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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