TREVISO - Autovelox illegali, partono gli esposti in Procura dell'Associazione migliore tutela. E nel mirino finiscono sindaci, prefetti, forze dell'ordine e magistrati. Il caso del rilevatore di velocità nella tangenziale di Treviso ha fatto da traino ed ora arriva la denuncia contro i produttori dell'apparecchio e le varie autorità per «condotte omissive perpetrate a danno della collettività».
Contro gli autovelox illegali, presentato l'esposto
L'esposto è già arrivato, nei giorni scorsi, sulle scrivanie delle più alte cariche dello Stato: dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla premier Giorgia Meloni, passando per i presidenti di Corte Costituzionale e Cassazione. E ancora: i ministri Carlo Nordio (giustizia), Adolfo Urso (imprese e made in Italy), Matteo Salvini (infrastrutture e trasporti) e i presidenti di Camera e Senato. Oltre a Consiglio di Stato e Corte dei Conti. L'associazione, paladina dei consumatori e delle microimprese, combatte da anni una battaglia legale contro gli autovelox. Migliore Tutela ha chiesto allo Stato di indagare sull'operato di tutti gli attori coinvolti, a partire dalle ditte fornitrici delle apparecchiature per non aver fatto richiesta al Mise di rilascio della certificazione metrologica.