Rovigo. Morto "Ciano scarparo", ambulante storico: con la moglie vendeva scarpe nei mercati sette giorni su sette

Martedì 13 Febbraio 2024 di Nicola Astolfi
Si è spento "Ciano scarparo", ambulante storico: con la moglie vendeva scarpe nei mercati sette giorni su sette

ROVIGO - Lutto nel commercio polesano: si è spento all'ospedale di Adria, all'età di 83 anni, Luciano Bombonato, storico venditore di scarpe.

La sua licenza di vendita ambulante è la più antica in Polesine: «Risale al 1896», spiega la figlia Michela. Luciano, per questo, era conosciuto da tutti - clienti, colleghi e in tutte le piazze - con l'affettuoso soprannome di "Ciano scarparo".


Aveva avviato la propria attività commerciale a metà degli anni 70 insieme alla moglie Giannina, dopo aver lavorato alcuni anni in fonderia a Rovigo. In realtà, aveva iniziato a occuparsi di vendita al dettaglio ben prima, aiutando i genitori: «A 15 anni andava già a mercato: suo padre e mia nonna avevano la loro licenza - prosegue Michela Bombonato - e quando la nonna è andata in pensione ha dato al papà alcune "piazze"». Così, Luciano e la moglie Giannina Marzolla hanno fatto crescere e trasmesso un lavoro che oggi soprattutto, con il commercio online, rischia di sparire. Avevano già quattro figli: il lunedì lavoravano al mercato a Polesella, martedì a Rovigo in piazza della Repubblica, vicino alla Favorita. Lavoravano anche a Copparo e Poggio Renatico. Il giovedì a Porto Tolle. E il sabato si spostavano ad Adria, dove sabato scorso la piazzola oggi autorizzata a due dei quattro figli (Giacomo Andrea, Michela, Roberto e Denis), è rimasta vuota: ma non spoglia, perché i colleghi hanno voluto omaggiare Luciano con un grande mazzo di fiori. Fino a una quindicina di anni fa Luciano e Giannina si spingevano anche nel Mantovano, a Castel d'Ario, la domenica. Quindi, «quand'erano in forza lavoravano 7 giorni su 7», ricorda Michela Bombonato.


L'EREDITÀ
Poi, hanno lasciato l'attività al figlio maggiore, Giacomo Andrea, e al minore, Denis. Ad Adria e Rovigo Luciano Bombonato aveva clienti che da 40 anni si servivano da lui, prima da bambini e poi portando i figli, per vedere le novità della stagione e informarsi sui prezzi malgrado le offerte nei siti web. «Incantava le persone con il suo modo di richiamarle. Era uno spirito libero e aveva un senso degli affari molto spiccato: è sempre stato un uomo riconosciuto da tutti onesto, un grande lavoratore. E ha avuto anche un grande coraggio, a mettersi in proprio con quattro figli. Papà ha sempre tenuto tantissimo al suo lavoro e con mamma ha realizzato il sogno di farci stare bene». Uomo di successo, è stato attivo anche nel sua Pontecchio Polesine: era tra i dirigenti storici della il Real Pontecchio. I funerali si svolgeranno oggi alle 15.30 nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Pontecchio Polesine.

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