La strage del granchio blu. Morto il 100% delle vongole in alcune zone del Delta. Quel dettaglio strano sui gusci delle vittime

Nel 70% delle aree oltre metà conchiglie ancora integre: «Altri modi di predazione»

Martedì 16 Gennaio 2024 di Angela Pederiva
La strage del granchio blu

Cento giorni fa le vongole filippine risultavano già praticamente sterminate dal granchio blu nel Delta del Po. «I risultati del secondo sopralluogo confermano lo stato di gravità della situazione in entrambe le Sacche», annotano Ispra e Arpav nella relazione tecnica congiunta appena pubblicata, relativa agli accertamenti effettuati fra il 2 e il 5 ottobre scorsi nelle lagune del Canarin e di Scardovari, che rinnova l'allarme già lanciato dopo le analisi del 27 luglio. Con una sorpresa in più: solo metà (e anche meno) dei molluschi morti è stata trovata con le conchiglie spezzate, il che potrebbe significare che il crostaceo utilizza pure altri modi per divorare le sue prede.


Granchio blu, vongole morte nelle lagune del Veneto


Le attività di prelievo sono state condotte dall'Istituto superiore e dall'Agenzia regionale a bordo di imbarcazioni del Consorzio cooperative pescatori del Polesine.

I risultati sono sconfortanti per la molluschicoltura: «In particolare, i campioni raccolti nella Sacca del Canarin presentavano una mortalità pressoché totale delle vongole in tutte le stazioni campionate. Anche nella Sacca di Scardovari sono state riscontrate elevate percentuali di mortalità, variabile tra 85% e 99% nelle diverse stazioni. Complessivamente numerosi esemplari mostravano chiari segni di predazione da granchio blu, con percentuali variabili, anche oltre il 50% in entrambe le Sacche». Viceversa, in 7 punti di campionamento su 10 le vongole rimaste integre, ma ugualmente decedute, raggiungevano anche il 59%, il 62%, il 68% e perfino l'85% del totale. «A tal proposito osservano i tecnici non si può escludere che l'attività predatoria del granchio blu sia tra le diverse cause di morte anche degli esemplari con valve non lesionate, in ragione delle diverse modalità di predazione di tale specie». Desolante è pure la situazione riscontrata nelle aree di nursery, cioè nelle zone dove vengono distribuite grandi quantità di novellame: «In alcune di esse non è stata rilevata la presenza di seme, in altre il seme risultava morto e ricopriva una ridotta percentuale del campione complessivo. Inoltre, in tutte le stazioni campionate, analogamente a quanto rilevato nel primo sopralluogo è stata rilevata la presenza di seme triturato, dato compatibile con l'attività predatoria del granchio blu».

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Serve un monitoraggio


Ce n'è abbastanza, secondo Ispra e Arpav, per suggerire un potenziamento delle indagini: «I risultati evidenziano la necessità e l'urgenza di definire un piano di monitoraggio strutturato su più ampia scala, sia spaziale che temporale». Sul piano dei luoghi, l'estensione delle rilevazioni anche agli ambienti marino-costieri e alle acque dolci permetterebbe infatti «di definire la migliore strategia da adottare per il contenimento e lo sfruttamento della specie che tenga conto di come la specie si è adattata nel contesto geografico». Quanto alla periodicità, i controlli previsti dalla direttiva Habitat «sono attivi dal 2008 e vengono effettuati in primavera una volta ogni tre anni». Questo ha un senso perché il periodo primaverile «coincide con l'esplosione demografica degli organismi mentre in autunno la popolazione solitamente declina», a causa dei fenomeni estivi quali «elevate temperature, aumento della salinità, ipossie e alto tasso di predazione». Ma dati i gravi danni causati dal granchio blu al contesto polesano, per gli esperti «sarebbe auspicabile avviare un monitoraggio sistematico», dunque in entrambe le stagioni.


La curiosità


Comunque sia, la notorietà assunta dal granchio blu gli è valsa l'inserimento nel "Libro dell'anno 2023" firmato dalla Treccani. La traduzione comune di Callinectes sapidus è stata infatti considerata un neologismo destinato ad aver una certa durata, tale da essere scelto dall'Osservatorio della lingua italiana.

Ultimo aggiornamento: 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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