Un cimitero di negozi e gallerie, città fantasma tra degrado e abbandono

Martedì 18 Aprile 2017 di Marco Scarazzati
Un cimitero di negozi e gallerie, città fantasma tra degrado e abbandono
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ROVIGO - C'era una volta una città dove tutti i negozi erano aperti e dove la gente andava con entusiasmo a fare shopping. Ora questa città assomiglia a un quartiere di periferia, con molto degrado, sporcizia e... malinconia. Così si presenta oggi Rovigo, sia al turista in visita per la prima volta sia a chi conosce molto bene la Città delle Rose. Una trentina di negozi chiusi solo in pieno centro storico e tanti altri nelle zone a ridosso. Abbiamo effettuato un viaggio nei luoghi dove non molti anni fa le vendite dei commercianti erano ancora floride e soprattutto era del tutto assente la piaga della crisi economica.

Il percorso nella città fantasma inizia da via Angeli, con la prima vetrina chiusa, al civico 31, anche se fortunatamente l'Iper Soap che si trovava qui si è trasferito in corso del Popolo, di fronte al supermercato Zeggio, nell'ex negozio di abbigliamento Tosi. Quindi non si tratta di una cessata attività, anche se resta lo spazio vuoto. A dare più nell'occhio, pochi metri più avanti, è la chiusura totale della galleria di via Angeli 33, con tanto di cancello chiuso. Era uno dei punti di riferimento per i giovani. Lo stesso sotto portico della via è preda di incuria, coperto da guano di piccioni e pavimentazione piena di crepe. In via Umberto I, al civico 3, si trovava Tutto Giochi. Di quel negozio, luogo preferito dei bambini, non resta che un pallido colore azzurro.


 
Ultimo aggiornamento: 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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