Adria. Principio d'incendio al liceo Bocchi, bruciati un cestino e della carta igienica. Individuate due persone. La preside: «Non sono studenti»

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Guido Fraccon
L'evacuazione al liceo Bocchi di Adria

ADRIA (ROVIGO) - Attimi di panico ieri, in via Francesco Bocchi ad Adria, in una delle attuali sedi del liceo Bocchi-Galilei, per un principio di incendio, di natura dolosa, scoppiato attorno alle 11.30 nei locali dell'istituto. Per fortuna l'episodio si è risolto senza danni a persone o cose. Secondo indiscrezioni, due i focolai dai quali si sarebbero sviluppati le fiamme: il primo in un bagno, dove sarebbero stati cosparsi d'alcol dei rotoli di carta igienica, il secondo in un atrio interno. A prendere fuoco, in questo caso, un cestino.

Sono stati evacuati tutti i ragazzi, circa 250, non appena è scattato l'allarme ed è stato immediato l'intervento dei vigili del fuoco di Adria, accorsi dal locale distaccamento con due mezzi. Hanno controllato il completo spegnimento delle fiamme del materiale cartaceo andato a fuoco.
«Le cause delle fiamme, oltre che dai vigili del fuoco - si legge in una nota di questi ultimi che però citano solo un focolaio - sono al vaglio della presidenza dell'istituto e della Polizia di Stato.

Sul posto anche la Polizia locale. Il liceo è stato aerato dal nostro personale e sono già in corso le operazioni per ristabilire le condizioni di igiene e salubrità dei locali interessati dal fumo. Le operazioni di soccorso sono terminate dopo circa due ore».

COMMENTO

Sulla vicenda vige il riserbo, come sempre. Non entra nel merito della vicenda la dirigente scolastica Silvia Polato. «Mi spiace - spiega - ma ci sono delle indagini in corso. Posso solo dire che l'allarme antincendio è scattato attorno alle 11.30 e sono state adottate tutte le procedure previste dal nostro piano di evacuazione nei casi del genere. Non ci sono stati problemi sotto questo punto di vista. I ragazzi, sotto la guida dei loro docenti, si sono portati rapidamente fuori dallo stabile e hanno aspettato, all'aperto, per circa due ore, due ore e mezza, il suono della campanella: le lezioni terminano alle 13.05. Prima di andare a casa è stato permesso loro di entrare nelle aule per recuperare cellulari, zainetti, libri ed effetti personali».

Le lezioni riprenderanno regolarmente? «Si certo, riprenderanno regolarmente domani (oggi per chi legge, ndr). Quasi tutti torneranno nei loro banchi. Solo le classi che gravitano nell'area dove si è sviluppato più fumo, la zona ha bisogno di una pulizia approfondita e la ditta è appena stata interpellata, saranno spostate nella sede delle ex magistrali Badini. Si tratta di 60 ragazzi. Tutti gli altri faranno lezione regolarmente nelle loro aule».
Ha idea di chi sia stato? «Per me non si tratta di uno studente».

«Quello che sì è verificato - commenta il sindaco Massimo Barbujani - è di una tristezza infinita. Dispiace che si arrivi a tanto, in un luogo destinato all' istruzione delle future generazioni. Per fortuna di cose non ci sono stati danni alla struttura di proprietà di palazzo Celio. Sulla vicenda sta indagando la Polizia di Stato».
Quello che è accaduto al polo liceale per Barbujani non può essere archiviato come una bravata o una ragazzata. «Sono già state individuate - conclude - due persone. L'unica cosa positiva è data dal fatto che l'allarme ha funzionato perfettamente e nessuno, neppure l'edificio, ha subito conseguenze».

Un altro principio di incendio aveva interessato la settimana scorsa un altro istituto scolastico superiore, l'alberghiero Cipriani, senza causare ripercussioni sulle lezioni. Non un atto doloso, però: era andato in corto circuito un quadro della centralina elettrica ed era accaduto molto prima dell'arrivo degli studenti, infatti l'allarme era scattato alle 6 del mattino. Le fiamme erano state spente da un collaboratore scolastico ancor prima dell'arrivo dei vigili del fuoco. L'allarme era suonato sul suo cellulare, collegato con l'impianto dell'istituto, ed era accorso.

Ultimo aggiornamento: 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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