VENEZIA - Meno di una settimana fa la polemica in Consiglio regionale veneto era esplosa e subito rientrata: oggetto del contendere l'invito al professor Alessandro Orsini, docente universitario e sociologo diventato noto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina perché considerato dagli ammiratori una voce fuori del coro e dai critici un filo Putiniano che ha sbagliato i pronostici dell'andamento del conflitto. L'occasione - si fa per dire - era la presentazione del libro di Orsini "Ucraina. Critica della politica internazionale", uscito nel 2022. Appuntamento in un primo momento rinviato a dopo l'estate, anche in considerazione del fatto che il segretario generale della Regione Roberto Valente aveva espresso «riserve sull'iniziativa in quando tocca temi di politica estera di competenza governativa, rispetto ai quali il governo ha una chiara e netta posizione».
Insomma, quasi tutti avevano pensato che fosse opportuno soprassedere. Con tanto di reazione piccata del professor Orsini sui social che se la prendeva con chi aveva messo in dubbio l'opportunità di una presentazioni di tesi così controverse in una sede istituzionale:«E menomale che gli impegni mi hanno impedito di accettare il graditissimo invito - scriveva Orsini -. Figuriamoci se fossi andato a Venezia. A volte mi sembra di vivere in un Paese con un numero imponente di cervelli implosi».
Sembrava tutto finito, o quantomeno rinviato a dopo l'estate.
OLTRE
Ciambetti però è andato oltre, e il 13 luglio ha scritto a Orsini che sarebbe «particolarmente lieto di poterla avere come ospite qui a Venezia per svolgere una "lectio magistralis" nella sede del consiglio regionale del Veneto sui risultati delle sue ricerche accademiche circa le relazioni conflittuali tra la Nato e la Russia...». Il libro, quindi, è diventato solo lo spunto per una lezione e a questo punto Orsini ha accettato, spostando i precedenti impegni pur di accontentare i consiglieri veneti. Lo farà venerdì 28 luglio alle 10.30. Nella sala di palazzo Ferro Fini intitolata a Oriana Fallaci...