Stop della Regione al libro di Orsini, il professore: «Cervelli implosi»

Venerdì 21 Luglio 2023 di Alda Vanzan
Stop della Regione al libro di Orsini, il professore: «Cervelli implosi»

VENEZIA - «E menomale che gli impegni mi hanno impedito di accettare il graditissimo invito. Figuriamoci se fossi andato a Venezia; stesse sfiancanti polemiche del Giffoni. Perdonate lo sfogo, ma a volte mi sembra di vivere in un Paese con un numero imponente di cervelli implosi». Così Alessandro Orsini ha commentato sul proprio profilo Facebook la vicenda che l'ha visto protagonista a Venezia. Orsini, professore ordinario di Sociologia diventato famoso dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, era stato invitato a presentare a Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale del Veneto, il suo libro del 2022 "Ucraina. Critica della politica internazionale". La proposta era arrivata dal consigliere regionale Luciano Sandonà e portata all'approvazione dell'ufficio di presidenza dal numero uno dell'assemblea legislativa Roberto Ciambetti, pur con le "riserve" del segretario generale Roberto Valente in quanto "l'iniziativa tocca temi di politica estera di competenza governativa, rispetto ai quali il governo ha una chiara e netta posizione". La data era stata fissata per il 28 luglio, poi è saltata, ufficialmente per impegni dell'autore, ufficiosamente perché si temeva che la vicenda sfociasse in una polemica.
Ieri Orsini ha precisato di aver avuto altri impegni che gli hanno impedito di accettare l'invito, ma su Fb si è sfogato: «Se soltanto gli autori conformisti possono presentare i loro libri senza subire continui attacchi, allora la società libera fornisce un incentivo al "pensare come sempre" dell'uomo comune.

Ma la mentalità scientifica è anti-conformista per definizione. Che disastro culturale. Tutta questa celebrazione della scienza durante il Covid per poi cadere nel mondo magico della superstizione il 24 febbraio 2022. Nessuno discuta il mio libro, per carità! La guerra in Ucraina non ha cause; è scoppiata per magia».


LE REAZIONI
Irritato il consigliere Luciano Sandonà, del gruppo Zaia Presidente: «Ma come si fa a censurare un libro che è in vendita in tutte le librerie, non c'è neanche più libertà di parola?». Di tutt'altro parere la capogruppo del Partito Democratico, Vanessa Camani: «In questo paese, a differenza che in Russia, esiste libertà di pensiero e di parola. Quindi il professor Orsini può serenamente esprimere il suo punto di vista e gli esiti delle sue ricerche personali dove vuole e quando vuole. Credo però che alcune teorie che sono in aperto contrasto con l'impianto politico del nostro Paese e delle organizzazioni internazionali riconosciute non sia opportuno che trovino agibilità e spazio nelle istituzioni pubbliche quale è il Consiglio della Regione del Veneto. Penso che bene abbia fatto il segretario generale, organo di garanzia del Consiglio, ad esprimere riserve sul punto, dimostrandosi presidio di correttezza per l'istituzione e garante della tenuta del nostro organo rispetto a spinte e pressioni che continuano a mettere quantomeno in imbarazzo la nostra Regione».

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