Presidenza di Confindustria: Veneto Est "apre" a tre candidati

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Maurizio Crema
Presidenza di Confindustria: Veneto Est "apre" a tre candidati

VENEZIA - Presidenza Confindustria, Veneto Est salomonica, ha distribuito il suo pacchetto di nove voti in Consiglio generale equamente tra tre dei candidati per ora in lizza: Edoardo Garrone, Emanuele Orsini e Antonio Gozzi.
Questo per agevolare un confronto più ampio e non dividere il mondo imprenditoriale. Mentre Confindustria Verona, Vicenza e Udine in questa fase sarebbero ancora alla finestra. L'industriale mantovano Alberto Marenghi invece avrebbe ottenuto l'appoggio dell'Alto Adriatico (Pordenone, Gorizia e Trieste).

La corsa per il dopo Bonomi vedrà un momento cruciale nell'incontro tra i quattro candidati e gli imprenditori del Nordest il 4 marzo a Vicenza per una corsa che per ora vedrebbe in testa l'imprenditore emiliano e vicepresidente attuale di Confindustria per il credito, la finanza e il Fisco Orsini (intorno alle 48 firme) e poco sotto il presidente di Erg e del Sole 24 ore Garrone. Staccati il presidente di Federacciai e leader di Duferco Italia Antonio Gozzi e quello della carta e vicepresidente attuale per l'organizzazione, lo sviluppo e il marketing Alberto Marenghi.
I quattro candidati sono quelli che hanno depositato le necessarie firme dei colleghi per partecipare al confronto entro la mezzanotte del 12 febbraio. Ora è attesa la verifica che sarà effettuata in coordinamento tra i saggi Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, il Consiglio di indirizzo etico e il Collegio speciale dei probiviri circa il possesso dei requisiti richiesti. I saggi successivamente consulteranno base confindustriale e categorie (il 9 marzo per esempio saranno a Padova) mentre il 21 marzo i candidati esporranno i loro programmi in Consiglio generale, che il 4 aprile procederà a designare il candidato che sarà poi eletto dall'assemblea privata di Confindustria del 23 maggio.

DESIGNAZIONE

Veneto Est, la territoriale che ha riunito sotto una stessa bandiera le imprese di Padova, Rovigo, Venezia e Treviso - seconda di Confindustria con oltre cinquemila associati - ha deciso di appoggiare la corsa preliminare di tre dei 4 candidati alla presidenza al vaglio oggi dei saggi, dividendo equamente i suoi nove voti. Secondo indiscrezioni, i veneziani Vincenzo Marinese e Silvia Bolla più il rodigino Paolo Armenio avrebbero appoggiato la corsa alla presidenza di Orsini. Il presidente dell'associazione Leopoldo Destro, l'imprenditore padovano Federico de' Stefani e Mr Geox Mario Moretti Polegato avrebbero firmato per Garrone, mentre i trevigiani Walter Bertin, Alberto Zanatta e Paola Carron avrebbero appoggiato la candidatura di Gozzi. Una mossa preliminare che viene spiegata con la volontà di permettere il più ampio confronto possibile tra i candidati soprattutto sui loro programmi per il rilancio dell'associazione degli industriali.
Il Veneto da solo conta una ventina di voti in Consiglio generale. Ai nove voti che fanno riferimento a Veneto Est ci sono da aggiungere i tre voti di Confindustria Verona e i tre di Confindustria Vicenza, che in questa fase si sarebbero astenuti. In Consiglio generale poi siedono altri imprenditori veneti di spicco: il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro, la vicepresidente nazionale attuale Katia Da Ros, il leader della potente Federmeccanica Federico Visentin. Chi invece non potrà votare in consiglio generale è il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, questo a causa di un conflitto aperto con Confindustria. Insomma, il Veneto peserà sulla nomina del prossimo presidente anche se ancora una volta non ha un suo candidato in lizza.

 

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