Osservatorio Nordest. Lavoro autonomo in crisi, meglio essere dipendente: le Partite Iva sembrano tramontare

Mercoledì 28 Febbraio 2024 di Natascia Porcellato
Osservatorio Nordest. Lavoro autonomo in crisi, meglio essere dipendente: le Partite Iva sembrano tramontare

Autonomo o dipendente? L'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento non avere particolari esitazioni: potendo scegliere un lavoro, per sé o per i propri figli, meglio che sia da dipendente. Dai dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, infatti, emerge che la quota di intervistati che predilige un lavoro in proprio o da libero professionista non va oltre il 35%, mentre la maggioranza preferisce un impiego da dipendente, che sia per un'azienda privata (36%) o per la Pubblica Amministrazione (29%).

Guardando alla serie storica, possiamo osservare come siano cambiati gli orientamenti dal 2000 ad oggi. Ventiquattro anni fa, la propensione al lavoro autonomo raggiungeva il 55%, e un valore assimilabile si confermava anche nel 2002 e nel 2007: in quella fase, la propensione a scegliere un impiego dipendente, che fosse pubblico o privato, non andava oltre il 21 -25%.

Nel 2008, tuttavia, qualcosa sembra cambiare: l'adesione al lavoro in proprio scende al di sotto della maggioranza assoluta (48%), tendenza confermata sia dai valori registrati tra il 2010 e il 2013 (44-45%), sia dal 42 % del 2014. In quegli stessi anni, più che la propensione verso l'impiego in imprese private (24-28%), si afferma soprattutto quella verso il posto Pubblico, che oscilla tra il 27 e il 31%. Tra il 2016 e il 2022, però, assistiamo a un ulteriore mutamento: mentre la crisi del lavoro autonomo non accenna a rientrare (38-35%), il favore dell'opinione pubblica sembra indirizzarsi con maggiore convinzione verso l'impiego alle dipendenze di aziende private (34-38%), più che di enti pubblici (23-31%).

Questa tendenza trova una conferma, enfatizzata, nei valori registrati a inizio 2024: mentre il Pubblico rimane un po' appannato (29%), continua il testa a testa tra lavoro in proprio (35%) e impiego per aziende private (36%) , con quest'ultimo che, per la prima volta, appare in vantaggio. Ma quali preferenze esprimono le diverse generazioni? Il lavoro Pubblico sembra esercitare il maggiore fascino sulle persone di età centrale (45-54 anni, 44%), mentre quello per un'azienda privata conquista soprattutto i più giovani (18-25 anni, 53%) e quanti hanno tra i 35 e 44 anni (43%). Il lavoro in proprio, invece, appare la prima scelta per gli adulti (55-64 anni, 43%) e gli anziani con oltre 65 anni (41%).

Consideriamo, infine, le preferenze delle professioni.

La maggioranza (assoluta, 51%) dei liberi professionisti esprime la propria predilezione verso il lavoro dipendente privato, e la stessa disposizione sembra interessare anche gli studenti (47%). Le casalinghe sembrano schierarsi nettamente a favore del lavoro dipendente tout court, privato (40%) o pubblico (39%) che sia, mentre una certa propensione verso quest'ultimo sembra emergere tra operai e impiegati (rispettivamente, 36 e 37%). Curiosamente, anche tra gli imprenditori è presente una quota non trascurabile (33%) che guarda con simpatia all'impiego pubblico, ma la maggioranza (relativa, 48%) conferma l'attitudine al lavoro autonomo, e lo stesso fanno i pensionati (46%) insieme a chi è disoccupato (49%).

Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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