Dop, il Veneto è da primato con vendite per 4,8 miliardi

Salvan (Coldiretti): «Siamo assediati dai falsi, Prosecco e formaggi i più contraffatti» Zaia: «Identità alimentare da tutelare in tutte le sedi anche per tutelare i consumatori»

Martedì 19 Dicembre 2023 di Maurizio Crema
Dop, il Veneto è da primato con vendite per 4,8 miliardi

VENEZIA - I prodotti "firmati" Dop e Igp per la prima volta superano i 20 miliardi di giro d'affari. Un quarto arrivano dal Veneto col Prosecco e il Grana Padano a fare da apripista, ma i prodotti taroccati come il "Semisecco" assediano questi primati alimentando un fatturato di 120 miliardi di falsi nel mondo e sono proprio le bollicine del Nordest a essere il prodotto più contraffatto.
«Siamo la regione dei primati per numero di prodotti blasonati e per fatturato afferma Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto - con un valore che ammonta a 4,8 miliardi, con Treviso e Verona in testa alla classifica delle province più vocate e performanti. Concorriamo al traguardo di 20,2 miliardi con un aumento del 6,4% su base annua secondo quanto evidenzia il Rapporto Ismea - Qualivita 2023. Le conquiste del Made in Italy e del made in Veneto sono però insidiate dai falsi e dalle imitazioni continua Salvan - il cosiddetto "Italian sounding" riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa tutti i prodotti, proprio a partire da quelli a denominazione di origine, con il paradosso peraltro che i principali taroccatori delle specialità tricolori sono i Paesi ricchi, dagli Usa di Biden alla Russia di Putin, passando per Australia e Germania. Ci sono ancora troppe contraffazioni che provocano danni per miliardi anche al Veneto, bisogna rafforzare i controlli internazionali con accordi più stringenti con i Paesi interessati».
In testa ai prodotti più imitati ci sono Parmigiano Reggiano e Grana Padano con la produzione di copie che supera quella degli originali: si va dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tutti i continenti.

Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. «Senza dimenticare il Montasio e la soppressa», avverte Salvan che ricorda anche i salumi come Parma o San Daniele tra i prodotti più clonati. «Tra gli orrori a tavola non mancano i vini, con il Prosecco spiega Salvan che non è solo la Dop al primo posto per valore alla produzione, ma anche la più copiata». Ne sono un esempio il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi, il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e il Crisecco della Moldova mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco. Una situazione destinata a peggiorare se l'Ue dovesse dare il via libera al riconoscimento del Prosek croato. Salvan esorta la Ue ad adottare più tutele e ad essere più coraggiosa nella protezione delle denominazioni: «È prioritario salvaguardarle anche per tutelare il turismo collegato a questi prodotti, che è sempre più importante».


GALLERIA DEGLI «ORRORI»
D'accordo il presidente della Regione Luca Zaia: «C'e molto del Veneto nel record della Dop economy nazionale che per la prima volta supera i 20 miliardi di euro di valore della produzione. La nostra regione e una protagonista a pieno titolo dei podi più alti per il cibo e per il vino - ricorda Zaia -. E il secondo posto dei vini parla sempre veneto con il Conegliano Valdobbiadene. Mentre assistiamo, anche a livello comunitario, all'apertura verso cibi alternativi o a indicazioni non sempre chiare, questi dati ci confortano che la prima attenzione del consumatore è sempre più verso la certezza dell'origine. Ma l'identità alimentare va tutelata in tutte le sedi anche per non mettere a rischio la salute dei consumatori e non danneggiare gli imprenditori che operano nel rispetto delle regole».

Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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