Rincari, inflazione e stangate. Ma i friulani comprano ancora a Natale, ecco come cambiano i consumi

Lunedì 11 Dicembre 2023 di Antonella Lanfrit
Shopping a Natale

 È un Natale in cui le spese dovranno essere soppesate perché gli oneri irriducibili che pesano su stipendio e tredicesima sono parecchi. Ecco perché, dato questo contesto, quando si deve spendere «si punta sulla qualità», scegliendo di comprare e vivere ciò che il territorio propone, osserva la presidente di Consumatori Attivi, l’avvocato Barbara Puschiasis, analizzando l’andamento dei costi e delle spese del Natale 2023. Un’osservazione che trova già un primo riscontro nell’analisi che hanno fatto i 25 artigiani del Friuli Venezia Giulia riuniti nel temporary store di Udine promosso in occasione delle festività da Confartigianato Udine e Cna Fvg con il supporto della Regione attraverso il Cata artigianato.

Aperto lo scorso 18 novembre, ha attivato già un confronto con l’andamento del 2022, a partire da una premessa: i prezzi sono sostanzialmente stabili e, dunque, il flusso degli acquisti assolutamente paragonabile. Ebbene, depurato il fattore temporale, poiché l’anno scorso di questi tempi i sabati e le domeniche di apertura erano stati 6 contro i 4 di quest’anno, «balza agli occhi un incremento del 16,3% degli incassi giornalieri – spiegano dall’associazione di categoria – e addirittura c’è un aumento del 55.9% dell’importo medio del singolo acquisto, a fronte di una stabilità dei prezzi delle creazioni proposte».


GLI AUSPICI


Le premesse ci sono tutte, quindi, considerano gli artigiani impegnati nello store, per proseguire con soddisfazione lungo il mese di dicembre e fino al 7 gennaio, quando lo spazio sarà aperto tutti i giorni e non solo nel week end. «L’andamento della spesa di quest’anno – proseguono dall’associazione di categoria – è segno che chi sceglie i prodotti artigianali per i regali natalizi destina a questi un budget più alto e che, iniziative come quelle proposte a Udine con un lavoro corale di aziende e istituzioni, sta diventando un appuntamento consolidato durante le festività».


IL RUOLO DEI NEGOZI


Detto altrimenti, «comprare in bottega» piace e risponde a quel desiderio di investire in qualità le proprie disponibilità. «L’investimento sui prodotti alimentari per il pranzo di Natale o, comunque, per gli incontri delle festività, per esempio, sembra irrinunciabile in Friuli Venezia Giulia ad analizzare i trend», racconta ancora Puschiasis. Non a caso, quindi, nel temporary store gli artigiani si presentano con un mix che riunisce 5 aziende del comparto agroalimentare, 12 dell’artistico e 8 della moda, per passare dai biscotti ai cioccolatini e alle birre artigianali, che si possono poi abbinare con bijoux, ceramiche e, anche questi acquisti natalizi, capi d’abbigliamento e calzature.


LE ESPERIENZE


Un altro indicatore della scelta per consumi che prediligono la territorialità è quello legato al successo che hanno iniziative come il viaggio con i treni storici che - su iniziativa di Fs e Regione - conducono ai mercatini di Natale o, comunque, agli appuntamenti per gustare appieno il periodo prenatalizio, con assaggi e acquisti. Lo dimostra, per esempio il tutto esaurito dei «Treni storici Fvg», che per quest’anno sono ancora fruibili in due prossime occasioni. 


IL TOUR


Domenica 17 dicembre, invece, il treno dei presepi e dei mercatini di Natale collegherà Gemona a Poffabro, Polcenigo e Sacile. Un viaggio in tre tappe lungo la storica ferrovia Pedemontana, alla scoperta dei tre piccoli borghi con visita ai “gettonatissimi” mercatini natalizi. Giunti a Sacile, sarà ancora un Villaggio di Natale ad accogliere i visitatori, per una modalità di vivere e spendere che sembra non conoscere crisi durante il mese di dicembre.

Ultimo aggiornamento: 18:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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