«Il parroco censura gli alpini?
Il Consiglio comunale censuri lui»

Mercoledì 19 Agosto 2015 di Lara Zani
«Il parroco censura gli alpini? Il Consiglio comunale censuri lui»
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PORDENONE - Il Comune di Pordenone scriva una nota ufficiale alla Diocesi di Vittorio Veneto, per abolire il divieto di far recitare in chiesa la preghiera dell'Alpino.

Arriva anche a Pordenone, ancora memore dell'Adunata delle penne nere di un anno fa, la polemica su quanto avvenuto nel giorno della Festa dell'Assunta nella Cappella alpina di Passo San Boldo, al confine fra le province di Treviso e Belluno, dove il parroco che celebrava la messa si sarebbe rifiutato di far leggere in chiesa il testo dell'orazione, chiedendo la modifica di alcuni passaggi contenenti richiami alla guerra. All'origine della decisione vi sarebbe, appunto, un provvedimento dell'Ufficio liturgico della Diocesi di Vittorio Veneto (della quale fa parte anche il Comune di Sacile), che avrebbe sconsigliato, nella celebrazione delle messe e in particolare dei funerali, la recita di preghiere con richiami estranei ai riti. E alla città che è stata sede dell'adunata del 2014 il consigliere del gruppo Popolo della Libertà-Fratelli d'Italia Francesco Ribetti chiede con una mozione una presa di posizione in favore delle penne nere.

Ultimo aggiornamento: 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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