Ricostruito l'itinerario della Punto tra Fvg e Veneto: per tre giorni ha girato nella zona tra Cortina e San Candido. Ecco la prima foto della Punto a Zero Branco

Giovedì 16 Novembre 2023
La Fiat Grande Punto di Filippo Turetta

ZERO BRANCO - Ecco per la prima volta inquadrata l'auto di Filippo Turetta in fuga: la Fiat Grande Punto è stata inquadrata alle ore 00.43 di domenica dalle telecamere sulla Noalese a Zero Branco.

Gli spostamenti dell'auto

Dopo la partenza da Fossò sabato sera, la targa è stata rilevata sempre nel Veneziano a Scorzé, poi nel Trevigiano anche a Maserada sul Piave e Vazzola, quindi nel Pordenonese a Caneva, Polcenigo, Aviano, Piancavallo, Barcis, Claut, Cimolais, diga del Vajont, infine nel Bellunese a Pecol e Ospitale di Cadore alle 9.07. L’ultima segnalazione mercoledì a San Candido in Alto Adige.

L'intero itinerario

Grazie all'odierna riattivazione di alcuni dispositivi elettronici del Piancavallo (Pordenone) che erano in manutenzione - ma che avevano in memoria i dati dei veicoli in transito - è stato ricostruito l'intero itinerario percorso, nella notte tra sabato e domenica, dalla Fiat Punto nera su cui si trovavano i due ragazzi veneti scomparsi. L'ingresso in territorio friulano è avvenuto dalla zona di confine con il Veneto, a Caneva. Pochi minuti dopo, il passaggio dell'utilitaria è stato registrato dai dispositivi di lettura targhe di Polcenigo. Il veicolo - si è appreso oggi - ha proseguito fino ad Aviano, per risalire agli oltre mille metri della stazione turistica del Piancavallo. Da lì, seguendo una strada secondaria - e poco conosciuta, la direttrice tramite Montereale Valcellina, la più consigliata dai navigatori satellitari - l'auto è scesa a Barcis, percorrendo l'arteria lungolago e poi transitando lungo l'intera Valcellina, passando per Claut e Cimolais. L'ultima registrazione è quella in uscita dalle gallerie del Vajont, tra Erto e Casso e Longarone (Belluno). Quest'ultima è una zona particolarmente impervia caratterizzata da orridi di notevole altezza. Da quelle località la Punto è tornata in Veneto per proseguire nel Bellunese. La Punto si è poi diretta verso Cortina e ad un certo punto è stata segnalata a Ospitale di Cadore.

Da lì è transitata con ogni probabilità in Alto Adige dove il suo passaggio è stato segnalato a San Candido verso le ore di giovedì mattina, 15 novembre. Quindi è molto probabile che l'auto abbia girato per tre giorni nel circondario tra Cortina e San Candido, quindi tra Veneto e Alto Adige, con entrate e uscite anche oltre confine in Austria. Gli investigatori stanno cercando di capire per quale ragione il conducente della vettura abbia scelto un itinerario così tortuoso: se la meta fosse stata sin da subito la provincia di Belluno, invece di proseguire verso Caneva l'utilitaria, in pochissimi minuti, e viaggiando comodamente in autostrada, avrebbe raggiunto la medesima località in meno della metà del tempo impiegato. Per verificare la presenza dell'auto o di sagome nei dirupi o nel lago, nella giornata odierna la Valcellina è stata sorvolata da un elicottero dei Vigili del fuoco decollato da Mestre. 

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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