FIUME VENETO - Sarebbe morta per le botte in testa inferte a mani nude o con corpi contundenti. La Procura conferma i sospetti che avevano indotto il sostituto procuratore Andrea Del Missier a indagare il marito di Laura Pin, la 74enne di Fiume Veneto trovata morta lo scorso 27 giugno nel letto in cui era da tempo costretta a causa delle gravi patologie di cui soffriva.
La conclusione delle indagini
Le indagini preliminari sono chiuse ipotizzato nei confronti di Severino Sist, 74 anni, un omicidio aggravato per essere stato commesso contro la moglie e approfittando delle sue condizioni di salute che le impedivano di difendersi. È stata contestata anche la recidiva specifica infraquinquennale, perché l'uomo nel 2019 aveva patteggiato 14 mesi per maltrattamenti in famiglia.
Quando la donna fu trovata senza vita
La donna era stata trovata senza vita dalle operatrici sociosanitarie parecchie ore dopo il decesso. Alcuni ematomi sul volto avevano insospettito il medico curante, che nella constatazione del decesso aveva ravvisato la necessità di un'autopsia per determinare le cause della morte. Il pm Del Missier, che aveva già trattato il fascicolo processuale relativo ai maltrattamenti, aveva subito pensato a un femminicidio e si era affidato al medico legale Antonello Cirnelli per fugare ogni dubbio. Durante l'esame autoptico il consulente tecnico ha evidenziato contusioni sul volto e traumi dovuti a percosse facendo risalire il decesso a una vasta emorragia nella testa. Laura Pin, secondo la ricostruzione della Procura, non si sarebbe procurata i traumi cadendo dal letto, ma sarebbe stata percossa. Il marito ne ha poi taciuto la morte per oltre un giorno.
Interrogato in fase d'arresto dal Pm, Severino Sist era incorso in diverse contraddizioni. La difesa ha sempre parlato di un uomo sofferente e confuso, che fa fatica a collocare nel tempo il decesso della moglie e le cadute dal letto a cui aveva fatto riferimento. L'ipotesi di una perizia psichiatria che ne accerti le capacità cognitive è caduta proprio per la mancata disponibilità dell'indagato, è nella fase del giudizio che adesso la difesa conta di potervi accedere. Sist, ex operaio, è un uomo solitario. Per anni aveva fatto il massaggiatore. Attirato da una visione di vita orientale e affascinato dal santone Sai Baba, trasferiva ai suoi clienti indicazioni su stili di vita e terapie appresi durante i suoi viaggi in India.