MONSELICE (PADOVA) - Registrato un caso di West Nile a Monselice. Un anziano è ricoverato con sintomi neurologici. Il sindaco Giorgia Bedin: «In municipio ci sono ancora dei kit antizanzara. Venite a prenderli». Non sono i numeri dell'estate 2022, quando la febbre del Nilo occidentale aveva messo paura a tutta la provincia, ma le autorità sanitarie non vogliono che si prenda la situazione sottogamba. Dopo un primo caso in città, la West Nile ne fa registrare un altro nella Bassa. Si tratta di un 79enne di Monselice, che il 6 agosto ha iniziato ad accusare una sintomatologia compatibile con il virus trasmesso dalle zanzare Culex infette.
Il virus aveva colpito anche il cervelletto, procurandogli difficoltà di linguaggio. Attualmente, l'anziano si trova ricoverato all'azienda ospedaliera di Padova e le sue condizioni sono discrete.
Precauzioni
Nel giro di una decina di giorni potrebbe essere dimesso. Secondo l'Ulss, non sarebbe necessario alcun intervento straordinario di disinfestazione, ma le precauzioni sono essenziali. Lo afferma Valerio Valeriano, del Dipartimento di prevenzione: «Il signore di Monselice è un pensionato che vive in zona semi-rurale, cura il giardino e passa molto tempo all'aperto. Purtroppo ha l'abitudine di non utilizzare repellenti e non ha zanzariere. Così ci si espone al rischio di contagio. Altro aspetto da considerare è che la zanzara Culex vive in campi e fossi spesso inaccessibili ai trattamenti pubblici».
I numeri
I dati, comunque, sono tutt'altra cosa rispetto al 2022. Della West Nile sappiamo che procura sintomi neurologici nell'1% dei casi, sintomi febbrili nel 20%, mentre il resto sono pazienti asintomatici. Ad oggi ci sarebbero solo 2 pazienti con complicazioni al sistema nervoso, quindi si desume che i casi totali in provincia ammonterebbero a circa 200. L'anno scorso, invece, i pazienti neuroinvasivi avevano raggiunto quota 80. Con le dovute proporzioni, i casi totali avrebbero potuto essere 8mila. Qualche settimana fa, sono state effettuate a Monselice operazioni di disinfestazione. Lo scorso 21 luglio, infatti, lo stesso Dipartimento di prevenzione aveva comunicato al Comune di Monselice il completamento di un trattamento larvicida nel territorio comunale. L'altro caso grave di West Nile è un cinquantenne di Padova, ricoverato in azienda ospedaliera. Verso la fine di luglio aveva iniziato ad accusare una serie di sintomi che hanno presto insospettito i medici: debolezza muscolare che rendeva difficoltoso anche il semplice camminare, febbre alta, stanchezza generale, mal di testa e vomito.