PADOVA - Un milione di turisti già arrivati in città dall’inizio dell’anno (di cui oltre 575mila hanno passato almeno un notte nei nostri hotel) oltre il 30% in più di arrivi rispetto l’anno anno scorso e, soprattutto, polverizzato il record del 2019, ovvero l’anno prima del Covid. Se non è una marcia trionfale, poco ci manca. Complice l’effetto Urbs Pitcta con la Cappella degli Scrovegni che, ormai da mesi, registra il sold - out, il turismo in città sta registrando un vero e proprio boom. Grafici e tabelle alla mano, ieri mattina l’assessore alla Cultura Andrea Colasio ha messo in fila i numeri che dovrebbero fare la felicità di albergatori, baristi, ristoratori e delle casse dei musei comunali.
IL RISULTATO
«Non c’è ombra di dubbio – ha esordito Colasio – che questi risultati siano legati al riconoscimento dell’Unesco della nostra Urbs picta. Un riconoscimento che ha dato un input fondamentale al nostro comprato turistico. Non a caso, c’è un tasso di occupazione delle camere che cresce, dal 60 al 70% e cresce anche il sentimento reputazionale. Chi viene in città, si desume dai social, per 86,5% dà, infatti, un giudizio positivo». «Da questo punto di vista – ha aggiunto - è molto significativa la “crescita” di Palazzo della Ragione che, in questi primi sei mesi del 2023, ha fatto 86 mila ingressi contro i 71 mila del 2022, per cui c’è una crescita del 15%. Ma c’è una crescita anche dell’8% rispetto agli 80 mila del 2019. Analogamente, la Cappella degli Scrovegni , l’elemento attorno alla quale ruota tutta la Urbs picta, quest’ anno fa 187 mila presenze, contro le 162 mila dell’anno scorso e contro le 179 mila del 2019. Quindi c’è un +10% di presenze, un valore importante, tenendo conto che la Cappella ha quasi raggiunto oramai il livello di saturazione. Il titolare della Cultura è poi passato all’analisi dei dati del primo semestre di quest’anno dati che, è giusto ribadirlo, si basano sui turisti che hanno passato almeno una notte in città.
LE NOTTI
«I numeri relativi ai pernottamenti relativi al primo semestre del 2023 ci dicono che si passa dai 441 mila pernottamenti del 2022 a 575 mila dei primi sei mesi del 2023 – ha concluso - Grossomodo vuol dire 134 mila persone in più che hanno dormito almeno una notte a Padova. Statisticamente, significa che c’è un 30,2 % in più di pernottamenti, dato evidentemente fuori dall’ordinario, che vuol dire che albergatori, ristoratori, hanno beneficiato di un indotto significativo. Non meno interessante è il quadro comparativo con l’ultimo anno pre Covid, il 2019 che ha segnato il punto più alto negli arrivi e nelle presenze turistiche nella città di Padova. Ecco, comparando il primo semestre 2023 con il primo semestre 2019 abbiamo una sorpresa: l’anno scorso non ci siamo riusciti, quest’anno abbiamo superato di ben 55 mila pernottamenti il dato relativo al 2019; vuol dire che c’è un + 9,6%, passiamo da 520 mila a 575 mila pernottamenti».