Padova. Sgominata banda di trafficanti di droga, sequestrati 42 chili di stupefacente

Sei persone sono indagate, 4 sono finite in carcere e 2 hanno il divieto di dimora in Veneto

Lunedì 19 Giugno 2023 di Redazione Web
Sgominata banda di trafficanti di droga

PADOVA - Sgominata una banda di 6 persone dediti al traffico di droga: ogni settimana facevano arrivare droga dall'estero, 42 chili finiti sotto sequestro. I poliziotti della sezione antidroga della Squadra mobile hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Padova nei confronti di 6 persone: un 35enne nigeriano di Padova (finito in carcere), un 31enne nigeriano di Treviso (carcere), un 32enne nigeriano di Polesella (carcere), una 24enne nigeriana di Casale sul Sile (divieto di dimora in Veneto) e una coppia di spagnoli di Saragozza, 49 anni lui (in carcere) e 54 lei (divieto di dimora in Veneto).

Il rintraccio degli indagati è avvenuto con la collaborazione delle Squadre mobili di Treviso, Modena e Lodi. 

Le indagini

La banda si occupava di consegna e distribuzione di cocaina ed eroina per lo spaccio non al minuto ma a livello intermedio. L'indagine, coordinata dalla Procura di Padova, è cominciata con l'arresto di un pusher nigeriano, sorpreso nel settembre 2021 con 40 grammi di marijuana. Uno dei tanti arresti se non fosse stato per un dettaglio: nel cellulare dell'arrestato c'era uno screenshot di un versamento di denaro su un conto della Zenith Bank fatto a nome di un connazionale di 35 anni dimorante a Padova. Il 35enne era già stato arrestato nel 2016 per detenzione di 26 chili di marijuana e indagato nel 2020 per avere con sè altri 3 chili della stessa sostanza. Ed è proprio lui il personaggio di spicco della banda, gruppo che forniva droga ad altri trafficanti di origine africana: questi ultimi poi davano la droga agli spacciatori di strada.

Nel periodo compreso tra l’ottobre 2022 ed il febbraio 2023 gli inquirenti hanno sequestrato ben 42 chilogrammi di eroina e cocaina, confezionati in ovuli contraddistinti da “sigle”. In occasione degli interventi i poliziotti hanno anche arrestato in flagranza di reato 4 persone di origine nigeriana che avevano il ruolo di custodi. Le indagini hanno trovato supporto nelle intercettazioni degli indagati: così gli agenti hanno individuato il primo deposito di droga in via Curiel a Padova. E proprio qui, il 20 novembre 2022, i poliziotti hanno fatto un controllo. Dopo aver suonato alla porta blindata senza ricevere risposta, alcuni agenti hanno visto due persone scavalcare il balcone sul retro e scappare. Ne è nato un inseguimento terminato in via Friburgo: erano due nigeriani, un 21enne e un 36enne con precedenti e richiedente protezione internazionale. Nel covo sono stati sequestrati 14 chili tra eroina e cocaina e 14.700 euro in contanti.

La droga e il libro mastro

Ma un altro carico di droga, 20 chili, stava per arrivare. Questa volta la destinazione era un deposito di CadonegheLe indagini chimico-tossicologiche disposte dalla Procura della Repubblica di Padova sui 14 chili di droga sequestrati hanno stabilito un “notevole” potenziale tossicomanigeno e intossicante delle polveri. La cocaina è risultata praticamente priva di impurezze di origine (solo in alcuni reperti è stata rilevata la presenza dell'adulterante Paracetamolo), con un principio attivo sul totale degli ovuli sequestrati che ha raggiunto persino quantità pari al 70%. Lo stesso dicasi per l’eroina, di cui è stato rilevato un valore medio molto elevato rispetto all'eroina che circola generalmente sul mercato illecito padovano (superando in alcuni reperti il 40%, accompagnata sempre da altra sostanza stupefacente, l’Acetilmorfina, e da adulteranti quali Caffeina e Paracetamolo). È stato calcolato che con il primo sequestro di 14 chili sono state eliminate dalle piazze di spaccio circa 131.797 dosi “pure” (sia l'eroina che la cocaina da strada vengono ulteriormente adulterate e diluite dai pusher con varie sostanze, quali la fenacetina, il paracetamolo, il saccarosio, il glucosio, il mannitolo ed il lattosio). Oltre ai 14 chili i poliziotti sono riusciti a sequestrare pure un “libro mastro” dove vi erano annotate molteplici sigle identificative relative agli acquirenti di droga abbinate ai corrispondenti quantitativi della medesima sostanza. La presenza del “libro mastro”, abbinato allo stupefacente sequestrato, ha fornito un’importante conferma: i due custodi sorpresi ed arrestati avevano l’incarico di consegnare lo stupefacente a numerosi trafficanti sulla base di quanto dettagliatamente in esso indicato.

Emergeva anche il coinvolgimento di un altro 32enne nigeriano, domiciliato a Polesella (Rovigo), ma di fatto dimorante a Legnaro (Padova), ritenuto al soldo del gruppo di trafficanti e il cui numero veniva indicato ai clienti provenienti da altre province quale numero da contattare una volta giunti a Padova. Assieme a lui i poliziotti hanno individuato il secondo sito utilizzato dagli indagati per depositare la droga, un’abitazione a Legnaro, in via XI Febbraio, dove peraltro è assai probabile siano stati fatti arrivare nel frattempo ulteriori carichi di droga (almeno 33 chili circa). Un luogo dove era solita recarsi una 24enne nigeriana, proveniente da Treviso, emissaria di uno dei trafficanti di quella provincia. La Squadra mobile ha cominciato a indagare anche su di loro e così si è arrivati ad altri sequestri.

I sequestri

Il primo lo scorso 13 gennaio, 2 chili di eroina. Il secondo a febbraio, 11 chili di cocaina ed eroina. Con il primo sequestro è stata arrestata una complice, una 40enne nigeriana. Agganciata in zona stazione, dopo aver ricevuto il carico dalla 24enne di Treviso (nascosto all’interno di un cestino per la spesa), la 40enne è stata seguita dopo essersi allontanata a bordo di una monovolume guidata da un tassista abusivo. Sottoposta a controllo in via Aspetti a Padova, la donna ha detto di essersi semplicemente recata a comprare del latte, ma all’interno del carrello della spesa sono stati trovati quattro contenitori per il latte contenenti 182 ovuli di eroina. Il secondo sequestro è avvenuto nel covo di Legnaro, dopo lunghi appostamenti. Gli agenti hanno visto l'auto del 32enne di Polesella arrivare di buon mattino e fermarsi per poco per incontrare gli altri componenti della banda. Anche in questo caso è comparso un "libro mastro", diverso dal precedente.

Nel frattempo, grazie al primo sequestro, gli inquirenti sono risaliti ad un secondo soggetto a capo del gruppo, un 31enne nigeriano dimorante a Treviso, anche lui ricoprente un ruolo di primo piano, di pari livello del 35 enne suo connazionale di Padova. Entrambi erano direttamente coinvolti nel trasporto e custodia dei diversi quantitativi di droga, e artefici delle “liste” degli svariati quantitativi di droga da “distribuire” non solo a Padova, ma in diverse province del Veneto e delle restanti Regioni del Nord Italia. È lo stesso 31enne di Treviso, d’altra parte, che avrebbe riferito al suo complice che da lì innanzi avrebbero dovuto stare attenti a cosa dicevano telefonicamente e che era meglio attendere che la situazione si calmasse, riferendosi ai sequestri. Ma il sequestro operato in via Curiel aveva già consentito ai poliziotti di risalire ad un’autovettura con targa spagnola riconducibile ai “corrieri”: una coppia, un uomo di 49 anni ed una donna di 54 anni, di nazionalità spagnola, entrambi residenti a Saragozza Carretera. Loro due si erano occupati nel novembre precedente del trasporto di ulteriori 20 chili di sostanza stupefacente a Cadoneghe. Ed è grazie alla loro individuazione che la Squadra mobile è arrivata all’ultimo dei sequestri di droga riconducibile agli indagati.

Era il 26 febbraio 2023, a Guardamiglio (Lodi). La coppia di spagnoli, proveniente da Courmayeur, è stata fermata con oltre 15 chili di eroina e cocaina (suddivisi in 1.287 ovuli) nascosti all’interno di una ruota di scorta; droga destinata in prima battuta in provincia di Reggio Emilia, ma parte della quale sarebbe stata fatta giungere anche ai trafficanti di Padova e Treviso (ne è prova il fatto che delle sigle impresse sugli ovuli contenenti la droga sequestrata alla coppia di spagnoli quel 26 febbraio, alcune sarebbero risultate identiche alle sigle presenti su alcuni degli ovuli in precedenza sequestrati dalla stessa Squadra mobile di Padova in via Curiel e poi ancora, nel gennaio e febbraio successivi in occasione degli altri interventi operati a Legnaro ed in zona stazione, sempre a Padova). La coppia di spagnoli è risultata aver intrapreso diversi viaggi per l’Italia ed alloggiato in diversi alberghi del centro-nord. Tra il 2022 e il 2023 ha alloggiato già diverse volte anche presso hotel di Padova. La scelta dell’hotel non era affatto casuale. La struttura doveva essere infatti tale da consentire al veicolo condotto dai corrieri di raggiungere il luogo di volta in volta prescelto per la custodia della droga in pochi minuti. Il valore della droga complessivamente sequestrata ammonta ad oltre un milione di euro, che venduta avrebbe fruttato più di 3 milioni e mezzo di euro.

Le istituzioni

«Il lavoro delle Squadre mobili di Padova e di Treviso, insieme a quelle di Modena e Lodi hanno permesso oggi di mettere a segno, nella città del Santo, un importante colpo contro il mercato dello spaccio. La maxi-operazione, che è partita nel 2021, e che si è conclusa stamani con l’arresto di quattro persone, più la misura del divieto di dimora in Veneto per altre due, ha riguardato un consistente traffico di cocaina ed eroina diffuso in tutto il nord Italia. Parliamo di oltre 42 chili di droga sequestrati per un valore di oltre 1 milione di euro. Droga che sarebbe arrivata sulle nostre strade, sulle nostre piazze. Complimenti agli inquirenti ed alle forze dell’ordine, che con professionalità e abnegazione hanno ottenuto un risultato importante per la tutela della collettività». Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.

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Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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