Società partecipate: i compensi dei nominati del Comune

Lunedì 4 Marzo 2024 di Alberto Rodighiero
Società partecipate: i compensi dei nominati del Comune

PADOVA - Quanto guadagnano i nominati del Comune nelle società partecipate? Dipende.

Ci sono, infatti, incarichi decisamente ben remunerati, uno su tutti quello del rappresentante di palazzo Moroni in Hera Alessandro Melcarne che può contare su un emolumento annuo (lordo) da oltre 60mila euro e i consiglieri del Maap che si devono accontentare di un gettone da 273 euro (sempre lordi) per ogni seduta del consiglio del Mercato agroalimentare.

LE TABELLE

A fine novembre, dunque, l’amministrazione comunale ha provveduto ad aggiornare le tabelle con i compensi dei nominati nelle partecipate. Un aggiornamento da cui emergono delle novità. Il dato più interessante riguarda, per esempio, il neo presidente del Maap Mario Liccardo che, per settimane, è stato al centro di una polemica portata avanti dal capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Cavatton che aveva denunciato il fatto che Liccardo oltre a godere dello “stipendio” legato alla sua carica di presidente del Mercato agroalimentare, poteva contare anche su un emolumento aggiuntivo, quello di vicepresidente di Interporto. 

LICCARDO

Ora, però, l’impasse è superata. Come annunciato dallo stesso Liccardo un po’ di tempo fa e come certificato dalle “griglie” del Comune, ora percepisce 28 mila e 800 euro all’anno più 273 euro per ogni seduta del cda in quanto presidente del Maap. L’incarico in Interporto (destinato a scadere entro la prossima estate) viene svolto, invece, a titolo gratuito. Passando all’unica società interamente partecipata dal Comune, ovvero Aps holding che, tra le altre cose, è la stazione appaltante delle nuove linee del tram – il Sir 3 (Stazione-Voltabarozzo) e il Sir 2 (Rubano-Vigonza) – il presidente Giuseppe Farina si attesta a 47mila euro lordi all’anno. I suoi consiglieri, ovvero Jacopo Tognon, Veronica Fioretto, Paola Valbonesi e Nicola Bettiato non vanno oltre i 10mila euro (sempre lordi) all’anno. 

INTERPORTO

Interessante è poi il caso di Interporto dove il presidente Franco Paqualetti (che non è stato designato dal Comune) percepisce 30mila euro all’anno. Uno “stipendio” che, rispetto al suo insediamento nel 2021, ha registrato un ritocchino scattato ad agosto del 2022 in seguito ad una decisione dell’assemblea dei soci e che non ha riguardato solo lui.
Ma di che cifre stiamo parlando? Per quel che riguarda l’emolumento del presidente, si è passati da 25mila, euro a 30 mila euro. Il gettone degli altri consiglieri è passato invece, da 9.375 euro a 11.875 euro. In questo caso, oltre a Liccardo, ad essere stati designati dal Comune sono due vecchie conoscenze della politica padovana. Si tratta dell’ex presidente della Provincia Barbara Degani e dell’ex assessore allo Sport (giunta Zanonato) Umberto Zampieri. Un “ritocchino” di cui ha beneficiato anche il collegio sindacale.
Nello specifico, la presidente Mariavittoria Cacace è passata da 22mila a 25mila euro, mentre gli altri due consiglieri, Antonio Magnan e Stefano Tosato, da 15mila a 17.500 euro. Per quel che riguarda, poi i vertici della Fiera, quindi di Padova hall, il presidente Nicola Rossi (che non è nominato direttamente da Palazzo Moroni) gode di un appannaggio di 25mila euro. Nel consiglio di amministrazione sono poi presenti anche due ex assessori sempre della giunta Zanonato. Si tratta dell’ex titolare della delega all'Edilizia popolare Antonino Pipitone e dell’ex assessora alla Cultura Monica Balbinot. Per entrambi l’appannaggio è di 10mila euro lordi.

HERA

Come anticipato, il piatto più ricco è quello di Hera, dove l’unico nominato dall'amministrazione Giordani, quindi Alessandro Melcarne, può contare su un appannaggio da 60mila 295 euro lordi all’anno. Scorrendo i dati è poi interessante scoprire che la retribuzione dell'amministratore delegato della multiutility, ovvero Orazio Iacono è di oltre 374mila euro. Cifre che non sono neppure lontanamente paragonabili agli emolumenti che vengono corrisposti in altri enti partecipati dal Comune. Stefania Alicino, per esempio, come presidente delle Farmacie comunali spa, si deve accontentare di appena 2mila euro all’anno.

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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