PADOVA - La droga dei filippini sta arrivando a Padova. Si chiama shaboo, una metanfetamina purissima, capace di tenere svegli e iperattivi per tutta la notte.
Adesso sta entrando anche nelle discoteche. Qui in città non è mai stata trovata. Ma un "corriere" filippino padovano è stato bloccato a Bologna. Stava arrivando dal Sud Italia con un grosso quantitativo di shaboo. In carcere è finito Rolden Velarde, quarantaduenne, residente in città, in via Malaspina 8, coniugato e padre di tre bambini.
L’effetto stimolante può togliere sonno e sensazione di fatica anche per 14-16 ore. Il rischio di una nuova diffusione è concreto. La droga può essere prodotta abbastanza agevolmente in laboratori clandestini, a partire da sostanze non illegali e facili da reperire. Allo stesso tempo è però complicato intercettare lo shaboo durante i controlli, ad esempio negli aeroporti, perché non ha odore. Insomma, lo shaboo è agevole da produrre e altrettanto agevole da trafficare.
A seconda dell’etnia dei consumatori, mutano le modalità di assunzione. Mentre i filippini ne inalano i vapori dopo averla scaldata, con effetti devastanti per la pelle, gli italiani preferiscono scioglierla in acqua.
Ultimo aggiornamento: 16:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA Adesso sta entrando anche nelle discoteche. Qui in città non è mai stata trovata. Ma un "corriere" filippino padovano è stato bloccato a Bologna. Stava arrivando dal Sud Italia con un grosso quantitativo di shaboo. In carcere è finito Rolden Velarde, quarantaduenne, residente in città, in via Malaspina 8, coniugato e padre di tre bambini.
L’effetto stimolante può togliere sonno e sensazione di fatica anche per 14-16 ore. Il rischio di una nuova diffusione è concreto. La droga può essere prodotta abbastanza agevolmente in laboratori clandestini, a partire da sostanze non illegali e facili da reperire. Allo stesso tempo è però complicato intercettare lo shaboo durante i controlli, ad esempio negli aeroporti, perché non ha odore. Insomma, lo shaboo è agevole da produrre e altrettanto agevole da trafficare.
A seconda dell’etnia dei consumatori, mutano le modalità di assunzione. Mentre i filippini ne inalano i vapori dopo averla scaldata, con effetti devastanti per la pelle, gli italiani preferiscono scioglierla in acqua.