VILLA ESTENSE - Aveva accesso ai conti della scuola e nel tempo avrebbe fatto sparire 100mila euro. Quando il nuovo direttore dei servizi generali amministrativi se n’è accorto, non ha potuto fare altro che informarne il preside che si è poi rivolto alla guardia di finanza per sporgere denuncia verso una dipendente infedele. E così nei giorni scorsi le fiamme gialle si sono presentate nella sede dell’istituto comprensivo di Villa Estense, nella Bassa Padovana, per controllare file e documenti: denunciata una donna che ricopre un ruolo amministrativo, che rientra nel personale Ata. Essendo un pubblico ufficiale, l’ipotesi di reato è quella di peculato.
La vicenda è già stata segnalata anche all’ufficio scolastico di Padova e la dipendente è stata - già da un mese - sospesa dal servizio in attesa che la guardia di finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo, faccia luce sulla vicenda.
Gli ammanchi, che avrebbero portato a un totale attualmente stimato intorno ai 100mila euro, affondano le radici negli anni. Piccole cifre che inizialmente sono passate inosservate alla contabilità, ma che, a lungo andare hanno provocato un buco evidente.
LA DIRIGENZA
«Sconcerto, dolore, preoccupazione». Il dirigente scolastico Cesare Cecchetto sceglie con cura le parole che descrivono il suo stato d’animo di fronte al caso su cui stanno indagando le Fiamme Gialle della Compagnia di Este.
«Ci siamo attivati subito, denunciando le irregolarità sia alla Guardia di finanza, sia agli Uffici scolastici provinciale e regionale, per le conseguenti misure relative a eventuali procedimenti giudiziari e disciplinari» spiega il preside, a cui la data dell’amara sorpresa è rimasta ben impressa: era il 23 aprile scorso, un venerdì. Quello è stato l’ultimo giorno in cui la dipendente amministrativa ha messo piede nell’istituto. Ci lavorava da tempo e nell’intervallo 2017-2020 ha ricoperto il ruolo di dsga (direttore dei servizi generali amministrativi) facente funzioni.
«Il lunedì successivo (26 aprile, ndr) abbiamo informato le autorità competenti – prosegue il dirigente scolastico –. Abbiamo piena fiducia nelle loro indagini (l’ipotesi di reato è peculato, ndr). L’augurio è che il denaro venga recuperato quanto prima. Ma l’amarezza resta».
A maggior ragione sapendo che le risorse destinate alla scuola non sono mai abbastanza. Le cifre che mancano all’appello e che la dipendente si sarebbe indebitamente accreditata, erano in parte destinate all’emergenza Covid. Soldi da usare per la didattica e la sicurezza in tempi di pandemia.
LA SITUAZIONE
Una brutta ferita, soprattutto per un istituto come quello di Villa Estense, così radicato nel territorio, di cui condivide molte iniziative di valorizzazione, e così attento a costruire sull’umanità e sulla fiducia il rapporto con i ragazzi e le loro famiglie. L’istituto comprende dieci scuole, tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado, sparse in quattro diversi comuni: Villa Estense, Vighizzolo, Sant’Elena e Sant’Urbano.
«Ci dispiacerebbe che questo incidente di percorso intaccasse l’immagine della scuola quando in realtà è la parte lesa» è il commento preoccupato della dirigenza. Delle anomalie contabili si è accorto il nuovo dsga, entrato in servizio il 1° settembre del 2020. Nei registri c’era qualcosa che non quadrava, così ha provveduto a fare dei controlli incrociati tra la contabilità e i movimenti bancari. Dalle verifiche è emersa una serie di accrediti non dovuti a beneficio della dipendente, all’epoca figura apicale dell’ufficio amministrativo. Dal 1° settembre 2017 al 31 agosto 2021 la donna, già inserita nell’organico dell’istituto, ha ricoperto l’incarico di dsga facente funzioni, fino all’arrivo del direttore di ruolo, che ha portato a galla le anomalie contabili».
