A 83 anni in società con figlio e nipote per esportare ortaggi nel mondo

Sabato 15 Febbraio 2020 di Luca Marin
L'orticoltore Fernando Nalon con il figlio e il nipote
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE - «Quand’ero giovane  lavorando i campi guadagnavo molto di più che adesso. Oggi è difficile produrre e fare  utili  nel mondo dell’agricoltura. Il segreto per continuare ad avere successo? A mio nipote Morgan ho svelato il trucco:  far  tanta fatica, impegnarsi al massimo e mai abbattersi. Questo vale per lui e anche per me. Anche se gli anni passano mi sento ancora forte come un ragazzino».
Fernando Nalon, 83 anni compiuti, assieme al figlio Valentino (50 anni) e al nipote Morgan di appena 21 anni condividono un sogno, quello di specializzarsi nelle colture orticole da esportare nel mondo e distribuire i prodotti in un nuovo spaccio aziendale. Una famiglia storica di Arsego e tre generazioni insieme per vincere le sfide della globalizzazione del mercato agricolo. Da qualche settimana è nata la società “Isipeto”, dal soprannome dei Nalon, che ha osato trasformarsi da azienda a seminativi  a colture orticole come il radicchio, le insalate e  le zucchine a pieno campo.
L’aspetto straordinario è che nonno Fernando, papà Valentino e il nipote Morgan, perito agrario, sono soci a tutti gli effetti, ognuno  al 33 per cento. Per “el bocia” Morgan, particolarmente legato al nonno tanto che fin da piccolo camminavano insieme per i campi, la nuova azienda multigenerazionale è il sogno nel cassetto diventato realtà. «L’azienda dei miei è nata nel 2006 - racconta Morgan, con un pizzico di emozione - ad onor del vero non versava in buone condizioni. La raccolta a seminativi non produceva redditi soddisfacenti. Io avevo tante idee per la  testa, tutte finalizzate al recupero della redditività. Le incognite erano tantissime, anche legate al clima. Grazie ai finanziamenti del Psr (Piano di sviluppo rurale ) della Regione io, nonno e papà ci siamo buttati nell’agone del mondo produttivo agricolo ed ora ci giochiamo la nostra credibilità e professionalità. Abbiamo in progetto  di ristrutturare annessi agricoli e trasformarli per la lavorazione dei prodotti - afferma Morgan Nalon - in cuor mio poi c’è l’idea di realizzare un punto vendita diretta aperta al pubblico. Ci vuole un po’ di fortuna per avere successo ma se mancano le idee e l’entusiasmo si rimane con la polvere in mano». Per nonno Fernando, infine, l’investimento nella terra e nei capi agricoli  ha una valenza sociale innegabile: «L’agricoltura - sostiene - è il guardiano del territorio, dove ci sono coltivazioni  c’è il rispetto dell’ambiente. Lunga vita a chi lavora i campi».
Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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