Il ritorno di Luca Claudio, parlano i sindaci delle Terme: «Nei nostri Comuni ha lasciato macerie»

Sabato 23 Marzo 2024 di Gabriele Pipia
Luca Claudio

ABANO TERME - Ha lanciato un sasso e ha scatenato un maremoto. Una lunga intervista, dopo anni di silenzio, per riprendersi la scena e portare le Terme di nuovo in ebollizione. Quello che ha sempre fatto nei suoi quindici anni da sindaco, prima di finire in carcere come principale imputato nello scandalo delle tangenti per gli appalti.
Dai politici agli imprenditori, dagli albergatori ai gestori dei locali: nell’area termale ieri ha tenuto banco il possibile ritorno in campo dell’ex sindaco Luca Claudio.

I primi a commentare sono i suoi successori, gli attuali sindaci di Abano e Montegrotto: «Ha fatto danni e ha rovinato la reputazione di questi Comuni, non lo rimpiangiamo». 

LE PAROLE

Tutto nasce delle dichiarazioni di Claudio pubblicate sul Gazzettino di ieri. L’ex sindaco, raccontando la nuova vita da dipendente di un’azienda di Saccolongo nel settore ambientale, ha toccato tanti punti legati all’inchiesta ma si è concentrato anche sulla situazione attuale alle Terme. «Strade, palestre, sottopassi: ci sono tantissime cose fatte da me che nessuno potrà mai cancellare. Ora mi intristisce vedere paesi spenti e trascurati, serrande chiuse, alberghi tinti di grigio. Le Terme rischiano di morire». Una premessa per poi arrivare al passaggio chiave: «Tanti mi chiedono di tornare, sto facendo delle riflessioni». Parole che suscitano vibranti reazioni. 

LA CRITICA

Ecco il sindaco Federico Barbierato: «Abano in quei cinque anni ha perso la sua reputazione e non ha fatto investimenti a causa di una gestione personalistica e dilettantesca della cosa pubblica. Quando siamo arrivati abbiamo trovato un disastro amministrativo, una città ferma senza prospettiva e le scuole che cadevano a pezzi. È una pagina triste che tutti vogliono metter alle spalle».
«Il fenomeno della retrospettiva rosea - continua - è un errore cognitivo mentale per cui a volte si giudica il passato in modo molto più positivo di quanto si giudichi il presente. È errore che spesso si commette e che distorce la visione della realtà».

L’ATTACCO

Durissimo il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello che fa riferimento ad un altro passaggio dell’intervista, quello in cui Claudio dice «Panem et circenses, nutrire e far divertire la gente. Ho sempre agito così per il bene della Polis». 
Mortandello attacca: «In questa locuzione è riassunto il modus operandi di un ex amministratore di cui la città di Montegrotto si vergogna. Non voglio eppure entrare nel merito delle proposte di Luca Claudio perché lui non è un interlocutore. Della sua gestione amministrativa non abbiamo nulla da imparare e io lo posso dire da una posizione privilegiata perché quando siamo stati eletti, dopo due giunte Claudio e una giunta Bordin che era sempre un Claudio mascherato, abbiamo trovato una città distrutta sotto ogni punto di vista». 
Mortandello continua, sempre più netto: «Protetto da potentati economici e politici, ha fatto campagne elettorali spendendo centinaia di migliaia di euro. Quando da questi potentati è stato abbandonato è finito in galera e ci ha lasciato un Comune pieno di debiti, pieno di problemi insoluti perché si preferiva accontentare le richieste con favoritismi a pioggia piuttosto che programmare per il bene della collettività. Il suo modus operandi politico non solo ha distrutto e messo in ginocchio un territorio, ma ha anche distrutto tante relazioni tra persone, tante vite di persone. Con tutto quel che ha fatto dovrebbe vergognarsi di mettere la faccia fuori di casa. Non abbiamo bisogno di ladri che pontificano». 

LE CATEGORIE

Elena Morello, presidente dell’Ascom di Abano, si limita ad una dichiarazione telegrafica senza voler entrare nel merito del possibile ritorno in politica di Luca Claudio: «Le imprese hanno bisogno di un territorio sano e prospero. Agli amministratori l’onere di essere al nostro fianco nel modo migliore possibile». 
Nessun commento invece da Federalberghi Terme Abano Montegrotto, associazione oggi guidata da Walter Poli.

LA FUSIONE

Parla invece Emanuele Boaretto, presidente della stessa associazione dal 2014 al 2022 e oggi al vertice nazionale di Federalberghi Terme. Lo spunto lo offre questo passaggio dell’intervista di Luca Claudio: «Abano e Montegrotto rappresentano il più grande bacino termale in Europa. Io, pur mantenendo le due distinte identità, farei un municipio unico così sarebbe più facile intercettare i fondi. Ero contrario alla fusione, ma bisogna adeguarsi ai tempi».
Boaretto non nomina mai direttamente Claudio, ma esprime comunque un concetto chiaro: «Sulla fusione ho sempre avuto le idee chiare e siamo in ritardo di 24 anni sul prendere una posizione in tal senso. Mi fa piacere che molti di coloro che si erano schierati contro la fusione abbiano rivisto la loro posizione e siano convenuti, seppur in grave ritardo, nell’accorgersi della difficoltà nella quale versano le Terme. Mi riferisco a tutti gli aspetti: urbanistico, commerciale e delle aziende termali. Sicuramente unendo tutti gli sforzi, si potrebbe portare il Bacino Termale Euganeo verso lo sviluppo che gli è necessario e che merita». 
Il dibattito legato alle posizioni dell’ex sindaco Luca Claudio è cominciato. Le acque (termali) sono già agitate.

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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