PADOVA - Gli agenti penitenziari si vantavano quando facevano i giri nelle celle e i detenuti li ascoltavano. Il loro vanto era di raccontare cosa facevano durante i lunghi periodi di assenza con i presunti falsi certificati medici. Un poliziotto si era aperto un’officina meccanica. Ma i racconti vertevano, soprattutto, sui risultati sportivi. Insomma, gli oltre dieci agenti indagati per le presunte false malattie non passerebbero il loro tempo con qualche partitella tra amici, ma farebbero attività sportiva. Adesso gli investigatori della guardia di finanza controlleranno tutte le federazioni sportive padovane. Il pubblico ministero Sergio Dini vuole sapere se gli agenti sotto inchiesta sono tesserati e se durante le loro malattie erano sui campi di calcio e di basket.
Ultimo aggiornamento: 08:42
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