Noventa Vicentina. Folgorato dall'alta tensione mentre lavora, operaio di 43 anni resta grave

L'uomo è residente a Stanghella e si trova nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Bortolo di Vicenza

Venerdì 20 Ottobre 2023 di Giovanni Brunoro
Ambulanza (foto d'archivio)

STANGHELLA (PADOVA) - Tocca un cavo dell’alta tensione e rimane folgorato sul posto di lavoro. È in gravi condizioni M.L., 43 anni, padre di famiglia residente a Stanghella. Si trova ancora ricoverato al reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza dalla mattinata di martedì scorso, quando è rimasto coinvolto in un incidente che avrebbe potuto essergli fatale.

L'incidente sul lavoro

L’operaio si trovava all’interno delle pertinenze della ditta Agriman di via Agora, Noventa Vicentina, che gestisce un impianto a biogas. Per cause ancora da chiarire, l’uomo avrebbe inavvertitamente urtato con il braccio destro un cavo dell’alta tensione, rimanendo folgorato. Il ferito è stato immediatamente soccorso dai colleghi, che hanno prontamente chiamato i soccorsi. Le sue condizioni apparivano molto gravi e si temeva per la sua vita. Il personale del Suem, giunto sul posto, ha stabilizzato il paziente e lo ha trasportato all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove è entrato in codice rosso. Secondo le ultime notizie, il quadro clinico del 43enne sarebbe in miglioramento, ma i medici mantengono il riserbo sulla prognosi. Trattandosi di incidente sul lavoro, lo Spisal ha effettuato gli accertamenti del caso e fatto segnalazione alla Procura di Vicenza, che procede sul fatto. Rilievi sono stati svolti anche dai carabinieri della locale stazione di Noventa Vicentina.

La preoccupazione

A Stanghella c’è grande apprensione per le sorti del concittadino. A fare gli auguri di pronta guarigione il sindaco, Sandro Moscardi: «Mi auguro che si riprenda presto». Sull’episodio si è espressa Carola Paggin, coordinatrice della Uil di Vicenza: «Ci preoccupa il grave incidente sul lavoro successo a Noventa. Il lavoratore è in rianimazione e come Uil Vicenza gli auguriamo di riprendersi al più presto per ritornare tra le braccia dei propri cari. Si fatica a trovare le parole giuste in casi come questo in cui una persona si alza il mattino per andare a lavorare e non torna a casa. Perché? Perché ha subito un infortunio mentre lavorava, mentre si trovava in un luogo che dovrebbe essere protetto e sicuro. È frustrante apprendere quasi quotidianamente di incidenti che avvengono sul posto di lavoro.

Non si può accettare. Come sindacato continueremo a vigilare, a tenere alta l’attenzione sull’importanza della formazione e della sicurezza. E proseguiremo con la nostra campagna di zero morti sul lavoro». 

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