BELLUNO - Longarone, nel 60. anniversario della tragedia del Vajont, ospiterà la 23. edizione del premio internazionale “Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel Mondo” sabato 25 alle 9.45 al Centro culturale Parri. Il premio, organizzato da Provincia di Belluno, associazione Bellunesi nel Mondo e i Rotary Club di Belluno, Feltre, Cadore-Cortina prevede tre riconoscimenti principali riservati ai bellunesi emigrati in Italia e nel mondo e ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici. Ne han parlato ieri il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, il presidente dell’Abm, Oscar De Bona e Davide Piol per il Rotary.
LE SCELTE
Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio spetta a Francesco Dazzi e a Francesco Piazza. Dazzi, 47 anni, originario di Alpago dove ha la residenza, dopo una lunga carriera scolastica, si è principalmente dedicato alla costruzione di telescopi per l’astrofisica gamma e alla gestione di progetti scientifici, ricoprendo ruoli di responsabilità in collaborazioni internazionali. Attualmente lavora come primo tecnologo all’istituto nazionale di astrofisica. È il presidente dell’associazione italiana di Systems Engineering (Aise). È anche membro dell’International council onSystems Engineering. Piazza, invece, 55 anni di Belluno, laureato in giurisprudenza a Padova ha poi iniziato ad interessarsi di cerimoniale dello Stato.
LO SPORTIVO
Sacchetti invece ha 70 anni, nato ad Altamura da una famiglia di origini bellunesi di cognome Sacchet, è un ex cestista e allenatore di pallacanestro italiano. Negli anni settanta veste la maglia della Gira Bologna, con la quale esordisce in serie A2 nel 1976 e in serie A1 l’anno successivo. Da lì una lunga carriera di 15 campionati di A1, con 456 partite giocate e 6.333 punti realizzati. Con la Nazionale fu tra i protagonisti dell’argento di Mosca del 1980 e dell’oro di Nantes del 1983. Inizia poi la carriera da allenatore. Nel 2016 è stato eletto nella Italia Basket Hall of Fame. Per il settore sociale e solidaristicoil riconoscimento va a Flavio Josè Brugnago e a Francesco Marin Brugnago, originario di Canale d’Agordo, nato a Jaraguà do Sul (Stato di Santa Catarina in Brasile) nel 1956, da 46 anni svolge attività giornalistica e, attualmente, è redattore del Jornal do Vale do Itapocu. Nelle sue pubblicazioni si occupa della raccolta di documentazioni con una ricerca molto ricca su emigranti brasiliani che parteciparono come volontari alla Prima guerra mondiale. Marin, 58 anni, originario dei Feltre, risiede da tempo con la famiglia a Berlino, dove ha lavorato nella cancelleria consolare dell’ambasciata d’Italia. Il Premio Speciale “Barcelloni Corte – De Martin Modolado” sarà consegnato a tre figure longaronesi che si sono spese per il territorio e la comunità di Longarone.