Il malessere e il ricovero d'urgenza: resta grave il 55enne colpito da meningite

Domenica 7 Aprile 2024 di Eleonora Scarton
Un uomo di 55 anni colpito da meningite è grave in rianimazione

BELLUNO - Sono gravi, ma stabili le condizioni del 55enne colpito dalla meningite.
L'uomo, residente a Sedico, è stato ricoverato venerdì 5 aprile nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino di Belluno a causa dell'aggravamento del quadro clinico che è poi stato ricondotto dai sanitari del nosocomio del capoluogo al batterio della meningite.
La prognosi è quindi riservata. Una quarantina i contatti stretti che tra venerdì e ieri hanno eseguito la profilassi preventiva.

IL CASO
L'uomo aveva iniziato ad accusare i primi sintomi del malessere all'inizio della settimana. Nella serata di giovedì la sua situazione è peggiorata tant'è che ha deciso di recarsi al pronto soccorso dell'ospedale di Belluno. Il quadro è apparso subito grave ai sanitari del reparto di emergenza e urgenza e il 55enne è stato trasferito immediatamente nel reparto di rianimazione.
Nel frattempo, gli sono state eseguite tutta una serie di indagini di laboratorio che hanno fatto emergere venerdì mattina il fatto che l'uomo avesse contratto il batterio della meningite.
Al momento non è noto il "ceppo" di meningite contratto: per saperlo bisognerà attendere l'analisi genetica del batterio.

Attualmente l'uomo, molto conosciuto nella comunità sedicense, è ancora ricoverato in rianimazione, la prognosi è riservata. Le sue condizioni sono ancora molto gravi, ma comunque stabili. Nessun peggioramento, fortunatamente, si è registrato in queste ore.

L'AMBULATORIO
Come da protocollo, il dipartimento di prevenzione dell'Ulss 1 Dolomiti ha attivato il contact tracing finalizzato ad individuare i contatti stretti del caso in ambito famigliare, lavorativo e amicale-sociale nei sette giorni precedenti l'inizio della sintomatologia. Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di ieri ha quindi aperto all'ospedale di Belluno un ambulatorio dedicato e il personale sanitario ha quindi valutato circa 50 contatti, somministrando la profilassi antibiotica preventiva a circa 40 persone ritenute contatti stretti dell'uomo. Un numero esiguo, che non ha nulla a che vedere con gli ultimi due casi riscontrati in provincia, quello della 18enne di Feltre di due settimane fa e quello del 17enne di QueroVas del novembre scorso, i quali hanno richiesto al dipartimento di prevenzione la valutazione di oltre 150 persone in quanto la loro vita sociale è evidentemente più attiva.
 

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