Cigni affamati nel lago gelato: vietato nutrirli. La rivolta dei turisti: «Mai più lì»

Venerdì 1 Dicembre 2017
Cigni affamati nel lago gelato: vietato nutrirli. La rivolta dei turisti: «Mai più lì»
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SAN VITO - (g.b.) Il caso dei cigni in pericolo diventa motivo di ritorsioni turistiche. Da Verona una signora ha telefonato in municipio ieri mattina per annunciare che non salirà mai più a San Vito in vacanza. Ma il sindaco Franco De Bon non ci sta: «Sono accusato di aver vietato di alimentare i cigni, mettendo così in cattiva luce un comune che invece si è sempre distinto per la grande sensibilità nei confronti della fauna e dell'ambiente».

Il lago di Mosigo d'inverno ghiaccia. La situazione è già tale, salvo una piccola pozza dove i cigni convivono con decine di anatre, da spingere alcune persone del paese, preoccupate per come potrà proseguire la stagione, a portare cibo e chiedere aiuto. De Bon precisa: «Ho incontrato tre signore che mi hanno esposto le loro preoccupazioni riguardanti le sorti del gruppo di cigni. Dopo aver premesso l'incompetenza del comune in materia di gestione e tutela della fauna selvatica ho chiesto cosa avrei potuto fare per loro. Mi hanno chiesto di verificare la procedura già iniziata dalla Polizia provinciale per il parere di Ispra per la cattura e traslocazione dei cigni. Ho subito chiamato il tecnico di Ispra e, in viva voce, abbiamo appreso che il cigno non è traslocabile, i suoi spostamenti devono essere volontari, e non deve essere alimentato artificialmente per non creare dipendenze». 

Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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