Un maschio di cigno reale nuova attrazione del lago

Venerdì 12 Aprile 2024
Un maschio di cigno reale nuova attrazione del lago
AURONZO DI CADORE - Da qualche giorno un cigno reale maschio danza nelle acque color smeraldo del lago di Santa Caterina, ad Auronzo di Cadore, spostandosi da sponda a sponda, da ponte a ponte, in cerca di una compagna o, perlomeno, di un po’ di cibo. L’elegante pennuto non mostra alcuna diffidenza nei confronti di chi - sorpreso - lo avvista percorrendo la ciclabile.
Proprio per la rarità di questa specie in queste acque, la presenza dell’esemplare ha destato curiosità e diverse famiglie, nel soleggiato fine settimana trascorso, hanno portato i bambini a vederlo e a nutrirlo con bocconcini di pane. In paese è diventato l’argomento del giorno e si discute sulle sue origini e sul significato di questa candida apparizione: c’è chi tira in ballo il tema del riscaldamento climatico, considerando che la glaciazione dei laghi avviene a quote sempre più elevate.
Le acque dell’Ansiei sono popolate principalmente da germani e da cormorani, che hanno anche ridotto il numero di pesci, ma c’è chi si ricorda di cigni nel lago di Auronzo anche in tempi passati. Secondo il dottor Michele Cassol in questo caso si tratterebbe di un esemplare proveniente da altri bacini d’acqua, dove questa specie è stata reintrodotta dall’uomo circa 40 anni fa, e poi gradualmente inselvatichita.
I cigni popolano già il lago di Busche, quello di Alleghe e qualche tempo fa ne sarebbe stato avvistato uno, giovane, anche nelle acque del lago di Centro Cadore. Più a nord, invece, ve ne sono al lago di Braies, dove ormai si recano abitualmente. «Se è presente un solo esemplare, allora è probabile che si tratti di un evento isolato, un avvistamento piacevole ma non particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico - spiega Cassol, - Se invece si tratta di una coppia, allora può essere possibile vederli tornare».
In genere, il cigno reale è solito nidificare nell’Adriatico, è diffidente e tende ad allontanarsi dai luoghi affollati: quando messo alle strette, specie nei periodi di nidificazione o davanti ad altri animali domestici, è capace di attaccare con il becco e con le ali, emettendo ripetutamente un soffio intimidatorio. In questo caso l’esemplare che popola il lago di Auronzo sembra innocuo e anzi amichevole, avvicinato dai residenti e dai turisti del fine settimana sia dalla spiaggetta di Villapiccola, sia sull’altra estremità del lago.
«In questa stagione i giovani sono molto dispersivi. Fanno centinaia di chilometri - spiega il faunista trevigiano Francesco Mezzavilla - e quando si incontrano si sfidano in duelli feroci, dandosi colpi d’ali talmente violenti da tramortirsi a vicenda. È vero che ad Alleghe sono diventati quasi stanziali, ma in quella località godono di un fondale basso e di una situazione particolarmente favorevole. Ad Auronzo invece non saprei: non credo sia una condizione ideale per loro, perché si tratta di un bacino molto profondo e nel quale non cresce la vegetazione di cui loro sono soliti alimentarsi».
Dal punto di vista turistico e paesaggistico ospitare dei cigni nel lago di Auronzo, perlomeno nella bella stagione, potrebbe rappresentare un notevole vantaggio, un’altra attrazione naturalistica da aggiungere alle tante: ammesso che questi “principi bianchi” tollerino il passaggio dei pedalò, delle canoe e i tamburi dei dragonboat.
Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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