Nicola e Irene, a vent'anni in malga a mungere mucche e fare formaggio

Martedì 20 Giugno 2023 di Claudio Fontanive
Nicola e Irene Scalet

AGORDO (BELLUNO) - «Il mestiere del malghese? È bellissimo»: non capita spesso sentire pronunciare questa frase, ancor meno da un ventenne. Falciare il fieno, accudire le mucche in stalla o al pascolo, mungerle, preparare il formaggio: un impegno che inizia alle 5.30 e, quando va bene, termina alle 21. Altro che social network o consolle elettroniche. La vita di Nicola Scalet, 20 anni, e della sorella Irene, 25, d'altro canto è sempre stata questa. È il lavoro di famiglia e ne vanno orgogliosi.


L'AVVENTURA
I due fratelli, da luglio, tra meno di un paio di settimane, avranno in gestione malga Framont, di proprietà del Comune di Agordo, che sorge in un luogo incantato, abbracciato dalle più belle cime dolomitiche, Framont e Moiazza.

La struttura è raggiungibile anche in automobile in una ventina di minuti da Agordo, ma frequentare bar o ritrovi in piazza proprio non è nelle corde di Nicola e di Irene.

Esco con gli amici soltanto il sabato sera

«La mia famiglia, da sempre è titolare dell'azienda agricola Scalet Bruder Bauernhof a passo Cereda nel vicino Primiero, mentre io sempre nella nostra terra d'origine, ho cinquanta capre e dieci mucche, che stiamo portando in questi giorni a malga Framont, dove pascoleranno negli stupendi prati e pascoli a 1600 meri di altitudine, Qui io e Irene produrremo i formaggi e derivati, mentre parte del latte lo porteremo al caseificio della Cooperativa Agordino Latteria di Vallata». Una famiglia completamente dedita alla pastorizia, con 70 capi complessivi, e alla relativa produzione di formaggi e derivati, per 365 giorni all'anno e senza collaboratori, che ora si appresta alla gestione della malga Framont.


IN QUOTA
«Stiamo trasportando in questi giorni il bestiame a malga Framont - racconta Nicola - produrremo formaggio di capra e mucca, ma anche ricotta, caciotte e burro. Ci stiamo organizzando per avviare l'attività di agriturismo, ma probabilmente ciò sarà possibile per le prossime stagioni, mentre per questi primi mesi proporremo panini e taglieri di affettati». Una famiglia alla quale non fa certo paura la vita di montagna e che, anzi, punta molto sull'accoglienza. «Ho sempre avuto la passione per questa occupazione - aggiunge Nicola - me l'hanno trasmessa papà Giancarlo e mamma Lina- mi piace in particolare stare all'aria aperta e contare le margherite, ma anche raccontare storie ai turisti e chiacchierare».

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci