ALLEGHE - La rinascita dopo la tempesta Vaia. A cinque anni di distanza da quel tragico giorno d'autunno, è rinato, nel pieno del suo splendore, nella località Masarè, proprio in riva al lago di Alleghe, lo studio d'arte La Stua, della nota artista agordina Laura Ballis. C'è voluto diverso tempo per bonificare e ristrutturare i locali, ripulirli dal fango, e ridare vita a quello che è stato e sarà un luogo simbolo nell'arte agordina. Il numeroso pubblico di valligiani e turisti, alla presenza delle autorità locali, tra le quali il sindaco Danilo De Toni, ha voluto visitare in anteprima la nuova esposizione di quadri che la Ballis ha sapientemente allestito e che sarà visitabile durante tutto il periodo estivo. La furia dell'acqua nell'autunno 2018 aveva causato notevoli danni anche alle opere dell'artista, distruggendone anche libri e strumenti utilizzati per la sua creatività, ma la stessa Ballis con tenacia ha fortemente voluto tornare a dipingere in quello che è a lei un luogo molto caro, in quanto negli anni 70 era la nota discoteca La Stua, gestita dai fratelli Luigi e Roberto, e mèta fissa per i giovani del luogo, nonchè frequentata anche da personaggi noti, fra cui Claudio Baglioni.
LUOGO STORICO
Tanti preziosi ricordi che tornano con forza nella nuova esposizione, tant'è che molti oggetti e complementi d'arredo dell'epoca, sono ora riproposti accanto alle opere. La rinascita nell'arte per la Ballis in questo caso è raffigurata in particolar modo con tre nuovi dipinti che raffigurano quella tragica notte, in particolare uno di essi denominato "L'arte vince Vaia" e testimonia la rinascita, resa possibile anche grazie alla solidarietà dei tanti amici e volontari che l'hanno aiutata in quei drammatici momenti. All'esterno del locale fa invece bella mostra di sé un suo nuovo grande graffito intitolato "la ferita e il dono", e anche in questo caso il titolo ha un legame con la storia. La ferita è riferita all'11 gennaio 1771 quanto il monte Piz franò, e il dono invece è il lago e il paese di Alleghe. Quella di Laura Ballis non vuole essere una semplice mostra, ma un luogo partecipativo che per l'artista ha un sapore ancora più emozionante, perchè apre le porte ai visitatori in primis nel luogo legato alla famiglia, ma anche perchè è la sua base creativa, dove dipinge i suoi quadri.