Vladimir Putin «ha esagerato» decidendo di invadere l'Ucraina e l'operazione «porterà alla sua caduta». A dirlo è stato Christopher Steele, ex capo della divisione russa della MI6, l'agenzia di spionaggio per l'estero del Regno Unito. Steele, che è stato membro dei servizi segreti britannici per oltre due decenni e ha guidato le operazioni della MI6 in Russia dal 2006 al 2009, ha spiegato che Putin non sarà mai più accettato nella comunità internazionale e di conseguenza il suo regime crollerà. «Non credo possas sopravvivere a lungo termine.
Perché il regime Putin potrebbe cadere?
Steele ha spiegato spiegando che lo stile di leadership dittatoriale di Putin potrebbe contribuire alla sua caduta finale: presto sia i normali cittadini russi che i ricchi oligarchi potrebbero mettere ancora più pressione al governo, aumentando le probabilità di un eventuale cambio al potere. «Uno dei problemi è che quando gestisci un regime autoritario come lui e non accogli critiche o dibattiti all'interno della leadership - spiega Steele - finisci per ricevere solo cattivi consigli e ascoltare le cose che vuoi sentire dai tuoi consiglieri. Man mano che il tenore di vita delle persone inizierà a peggiorare, aumenteranno le proteste nelle strade di Mosca, San Pietroburgo e in altre città. E penso che questo giocherà probabilmente a un tentativo dell'élite di rimuovere Putin a tempo debito».
I mancati progressi a livello militare, però, a stretto giro non fanno ben sperare. Perché secondo Steele questi potrebbero incoraggiare Putin a intensificare il già brutale bombardamento di diverse città ucraine. «Mentre l'esercito russo si impantana, Putin diventerà sempre più disperato e chiaramente non realizzando i suoi obiettivi militari, è probabile che si vedranno più uccisioni e bombardamenti indiscriminati e forse l'uso di armi chimiche».