Sedazione profonda e suicidio assistito: cosa prevede la legge e perchè vieta invece l'eutanasia

Sabato 18 Giugno 2022

Caro Direttore,
ho letto nei giorni scorsi che Fabio Ridolfi, per morire, ha chiesto la sedazione profonda, in alternativa all'illecito suicidio assistito.

Non riesco a capire la differenza tra le due pratiche. Grazie se me la può spiegare.


Domenico Ceoldo
Vigonza

Caro lettore,
la materia è assai complessa, ma ci provo. La sedazione profonda è regolata da una precisa normativa e prevede che il paziente, al fine di abolire la percezione del dolore altrimenti intollerabile, può richiedere di essere sedato in modo continuativo e interrompere ogni terapia, alimentazione compresa. Questo tipo di sedazione avviene attraverso l'infusione di un mix di farmaci: quando il corpo si abitua alla sedazione si aumenta la dose di medicinali fino alla perdita di coscienza del paziente. Il suicidio assistito prevede un percorso diverso: una persona malata può decidere di porre fine alla propria vita in maniera volontaria con il supporto di un medico o di un'altra persona. Questo deve avvenire in una struttura apposita dove ci sia personale che si occupa del paziente e del suo percorso. Qual è la differenza sostanziale tra questi due pratiche? Nel caso del suicidio assistito si usano farmaci che fermano l'attività degli organi vitali, cuore e polmoni. Nella sedazione si utilizzano solo farmaci che attenuano il dolore e progressivamente portano alla perdita di coscienza, non medicinali che provocano direttamente la morte. Infatti il decesso per suicidio assistito avviene in pochi minuti, mentre l'accompagnamento alla morte attraverso sedazione dura in media tra i 3 e i 5 giorni. Anche il suicidio assistito è stato reso legale in Italia: lo ha stabilito la sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale. Tuttavia esso può essere praticato solo ad alcune condizioni: il paziente dev'essere capace di intendere e volere; la malattia deve essere irreversibile;ci devono essere gravi sofferenze fisiche o psichiche; la sua sopravvivenza è garantita solo da trattamenti di sostegno vitale. A differenza dell'eutanasia il suicidio assistito e la sedazione profonda consentono di fatto a un paziente colpito da un male irreversibile e fiaccato da dolori insopportabili, di chiedere di essere assistito in un percorso verso la morte. L'eutanasia postula invece una sorta di diritto al suicidio. Per questa ragione è illegale e per questa stessa ragione la Corte costituzionale ha vietato il referendum su questo tema.

Ultimo aggiornamento: 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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