TRENTO - Un foulard, ma anche abiti e accessori, per difendere le donne da aggressioni, violenze e stalking. L'idea, che coniuga moda e tecnologia, è tutta made in Italy e nasce dalle allieve del Centromoda Canossa, centro di formazione professionale della Provincia Autonoma di Trento, che, per sviluppare la loro idea, hanno chiesto aiuto ai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento. L'intuizione è semplice ma efficace: posizionare un piccolo sistema di sensori, all'interno di un foulard, o 'cucirlò in un abito o un accessorio. In caso di aggressione la vittima, tirando un apposito cordino o toccando il dispositivo, attiva una sirena che produce un suono pari a 130 decibel, un'intensità tale da disorientare l'aggressore, oltre che richiamare l'attenzione di eventuali persone in zona.
Ultimo aggiornamento: 14:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA Basti pensare che un martello pneumatico produce 100-110 decibel, e che 120 decibel è il livello massimo di udibilità per l'uomo, oltre il quale si attiva la soglia del dolore.