Le mamme sono bianche, la figlia nasce nera. Il giudice: "Nessun diritto a risarcimento"

Domenica 6 Settembre 2015 di Anna Guaita
Le mamme sono bianche, la figlia nasce nera. Il giudice: "Nessun diritto a risarcimento"
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NEW YORK – Nell’agosto del 2012, nove mesi dopo una costosa inseminazione artificiale, Jennifer Cramblett dette alla luce una bellissima bambina. Ma né Jennifer, né la compagna, Amanda Zinkon, poterono godersi fino in fondo la gioia di essere diventate madri. Per un errore commesso dal laboratorio medico, infatti, Jennifer aveva ricevuto il seme di un uomo di colore e non di un uomo bianco. E la piccola Peyton era nata di razza mista. Jennifer e Amanda hanno fatto causa al laboratorio, chiedendo un forte risarcimento.



Ma dopo un lungo percorso legale, il loro appello si è risolto con un no del giudice. La bambina dopotutto – ha sentenziato il giudice Ronald Sutter - è nata sanissima, e nel contratto stipulato fra la coppia lesbica e il laboratorio l’unica clausola che avrebbe comportato un risarcimento riguardava la possibilità che il neonato avesse malattie ereditarie.



Jennifer e Amanda provengono da un retroterra bianco che più bianco non si può. Ed evidentemente le loro famiglie e i loro vicini, pur essendo abbastanza tolleranti da accettare l’unione omosessuale fra le due donne, non sono tuttavia esenti da pregiudizi di tipo razziale. Nel ricorso infatti le due donne, entrambe di 32 anni, spiegano che non erano pronte ad avere un figlio “di una razza diversa”. Aggiungono che non sanno nulla della cultura afro-americana, e che temono che la piccola sarà oggetto di discriminazione, essendo di fatto l’unica bambina non bianca nel suo asilo.





L’amara ironia di questa storia è che la coppia viveva ad Akron, una cittadina dell’Ohio con una sostanziosa percentuale della popolazione, oltre il 30 per cento, di origine afro-americana. In attesa della maternità, le due donne avevano però deciso di trasferirsi a Uniontown, la cittadina in cui risiede la famiglia di Jennifer, per trovarvi sia il supporto dei familiari, sia per assicurare al nascituro scuole migliori. Uniontown è una cittadina con una popolazione bianca al 98 per cento. I neri vi sono rappresentati a mala pena, con lo 0,32 per cento. Se fossero rimaste ad Akron, nessuno avrebbe fatto caso alla pelle e ai capelli crespi di Peyton.





Il laboratorio ha restituito alle due donne la metà del costo dell’inseminazione, ma si è rifiutato di pagare il cospicuo risarcimento che le donne sostenevano di meritarsi per “lo stress e il dolore” sostenuto. Le due donne assicurano di essersi profondamente affezionate a Peyton, una bimbetta di rara bellezza e simpatia. Ma certo sarà loro difficile, una volta che sarà cresciuta, spiegarle perché dopo la sua nascita sentivano di meritarsi un risarcimento. Non ci sarà modo per le due madri di nascondere la realtà: il loro caso è su tutti i siti del mondo, e il nome e la foto di Peyton sono ovunque.



Ultimo aggiornamento: 21:53

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