Le 10 cose più assurde vendute all'asta nel 2017. E c'è anche un meteorite

Venerdì 19 Gennaio 2018 di Regina Picozzi
Le 10 cose più assurde vendute all'asta nel 2017. E c'è anche un meteorite

Che ne direste di una bella ciocca dei capelli di Elvis Presley da sfoggiare nel salotto di casa? In alternativa, anche un pezzo di roccia spaziale di 4 miliardi e mezzo di anni potrebbe andar bene.

Perché no, devono aver pensato i collezionisti di tutto il mondo che lo scorso anno si sono battuti per accaparrarsi le cose più assurde battute all'asta. Ce lo assicurano gli esperti di Catawiki.it, primo sito di aste online per l'acquisto e la vendita di oggetti speciali, che con una classifica delle 10 scelte più bizzarre del 2017 ci danno un assaggio dei gusti sorprendenti della gente. E se i 14 mila euro pagati per il meteorite vi sembrano troppi, cosa ne pensate dei 125 mila sborsati per poter custodire la lettera che un passeggero di prima classe del Titanic scrisse alla madre il giorno prima del disastro? «Se tutto va bene arriveremo a New York mercoledì», si legge.
 


Le emozioni non hanno decisamente prezzo. Così, non deve essere sembrato eccessivo pagare oltre 1 milione di euro per un sacchetto di polvere lunare, proprio quella usata da Neil Armstrong. Ai primi posti della classifica non potevano mancare gli oggetti artistici: il dipinto “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci, battuto all'asta newyorchese Christie's per ben 340 milioni di euro (incredibile a dirsi, originariamente era stato scambiato per una copia e venduto per soli 45 dollari..), o un anello di diamanti comprato a Londra a 655 mila euro. E pensare che il proprietario lo aveva acquistato in un mercatino dell'usato credendolo un pezzo di bigiotteria.. Per gli appassionati dei Lego, poi, Catawiki ha battuto all'asta il mattoncino più costoso al mondo: 10 mila euro per un quadratino in oro massiccio 14 carati.

Che dire della bibbia più piccola del pianeta? Sempre Catawiki l'ha venduta sul proprio sito a ben 3000 euro. Nulla in confronto agli oltre 500 mila euro investiti da un ristoratore di Tokyo per un tonno rosso di 212 kg con cui preparare il sushi per il resto della sua carriera, o ai 28 milioni che un collezionista di Hong Kong, deciso a rimanere anonimo, ha scelto di spendere per un'antica ciotola cinese. Con il divieto assoluto di metterla in lavastoviglie.

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 17:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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