Cristian Sodano ha confessato nella notte il duplice omicidio avvenuto a Cisterna di Latina, dove ieri pomeriggio ha ucciso Renée Amato, 19 anni, e Nicoletta Zomparelli, di 49 anni, sorella e madre della sua ex fidanzata Desyrée Amato di 22 anni.
Cosa è successo
Ma la dinamica ricostruita nelle ultime ora dalla Procura di Latina è peggiore di quanto emerso in un primo momento.
La fuga tra i campi
Alla fine Desyrée è riuscita a nascondersi dietro a una legnaia nel giardino di casa, da lì ha sentito l'esplosione di altri due colpi di pistola ed è quindi fuggita tra i campi passando attraverso un buco nella recinzione della villetta. La giovane è stata trovata poco dopo, in stato confusionale, in un distributore di benzina poco distante dalla villa del delitto.
La dichiarazione del killer
Nella notte Sodano è stato interrogato a lungo dal pm Valerio De Luca, in Procura a Latina, confermando la confessione resa poche ore prima davanti agli uomini della Squadra Mobile, guidati da Mattia Falso. Ha raccontato di aver litigato con Desirée per "motivi sentimentali". «Ho litigato e poi ho sparato. Questo ha detto Cristian Sodano ai poliziotti arrivati dopo la segnalazione dello zio che ha riferito alle forze dell'ordine che il nipote, dopo avere sparato a due persone, da Cisterna si stava dirigendo verso Latina. Gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato Sodano affacciato ad una finestra di un'abitazione della quartiere Q4 di Latina. Il finanziere non ha opposto resistenza e ha riferito di avere sparato alla madre e alla sorella dell'ex con la pistola d'ordinanza, trovata dai poliziotti su un divano del salotto dell'appartamento, dopo un litigio.
Secondo la ricostruzione, il giovane finanziere ha estratto la pistola d'ordinanza durante il litigio, a quel punto Desirée è fuggita in bagno, le urla hanno attirato l'attenzione della madre e della sorella che si sono avvicinate: Sodano ha aperto il fuoco esplodendo almeno 9 colpi uccidendo entrambe. Oggi alle 11 è stata disposta l'autopsia sui cadaveri di madre e figlia.