Cisterna di Latina, i punti oscuri sul duplice omicidio: Sodano aveva dormito a casa della ex, Desirèe chiusa in bagno ha sentito la madre e la sorella urlare

Quando gli investigatori della squadra Mobile sono arrivati nell'appartamento dello zio, nel quartiere Q4 a Latina, la pistola del finanziere era appoggiata sul divano di casa

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Laura Pesino
Cisterna di Latina, i punti oscuri sul duplice omicidio: Sodano aveva dormito a casa della ex, Desirèe chiusa in bagno ha sentito la madre e la sorella urlare

Il maresciallo della finanza Cristian Sodano, 26 anni, è da ieri in stato di arresto per il duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della sua fidanzata, uccise con la sua pistola d'ordinanza.

Quando gli investigatori della squadra Mobile sono arrivati nell'appartamento dello zio, nel quartiere Q4 a Latina, la pistola era appoggiata sul divano di casa, lui affacciato alla finestra. Ha ammesso tutto e ha poi confermato il suo racconto davanti al pubblico ministero Valerio De Luca.

Cristian Sodano ha inseguito Desyrée con la pistola in mano, lei si è nascosta dietro la legnaia poi è fuggita tra i campi

Cosa sappiamo. La notte prima di compiere gli omicidi aveva dormito a casa della sua fidanzata, Desyrée. Nel pomeriggio è scoppiata una lite violenta con la ragazza, con la quale negli ultimi tempi c'erano già stati alcuni problemi. I toni si sono accesi, lui ha impugnato la pistola d'ordinanza che aveva con sé e a quel punto la giovane, terrorizzata, si è allontanata urlando e si è rifugiata nel bagno. Allarmate, sono accorse la madre e la sorella di Desyrée, per difenderla e capire cosa fosse successo. A quel punto il finanziere ha aperto il fuoco e le ha uccise, cercando poi di forzare di aprire la porta del bagno a calci per raggiungere Desyrée. 

 

La furia omicida. Sodano esplode diversi colpi di arma da fuoco: nove in tutto quelli mancanti dalla pistola. Alcuni vanno a segno e uccidono istantaneamente le due donne. La sua furia però non si ferma. L'omicida cerca di abbattere la porta, Desyrée, riesce a scappare e a raggiungere la camera della sorella, fugge dalla finestra nel giardino di casa ma anche qui viene raggiunta. Riesce poi a divincolarsi ancora e si nasconde dietro la legnaia, poi inizia a fuggire in strada senza voltarsi ma sente altri due colpi dietro di lei. 

Una relazione tormentata quella fra i due ragazzi. Lei 22 anni, lui 26. Da quanto emerge erano ancora insieme e Sodano continuava a frequentare casa sua, dove si era fermato a dormire anche la notte prima di compiere la strage. Dalle prime indagini sembra però che nelle ultime settimane ci fossero stati fra i due dei litigi, forse una breve separazione. 

I punti oscuri. Perché Sodano uccide le due donne? Forse l'intenzione era quella di uccidere Desirée, che aveva manifestato l'intenzione di chiudere questa storia tormentata. Ma il litigio tra i due fidanzati fa accorrere la madre e la sorella in aiuto della ragazza.
Desyrée è chiusa in bagno e non può vedere, urla e al di là della porta sente gli spari. L'ipotesi è che le due donne abbiano cercato di fermarlo, ma Cristian Sodano ha la pistola in mano e spara. Uccide entrambe, poi insegue lei ma non riesce a fare lo stesso. Uno dei nove proiettili esplosi sarebbe stato rinvenuto nell'auto. La dinamica dunque è tutta ancora da chiarire e la ricostruzione è affidata agli esperti della Scientifica, che dovranno dare riscontro ai racconti di Desyrée Amato.

Ultimo aggiornamento: 19:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA