Sul tema delle intercettazioni «non ho pareri, è un terreno delicatissimo di cui si sta discutendo fittamente in ambienti politici e in Parlamento: qui è bene mantenere un assoluto silenzio, altrimenti sarebbe un'interferenza».
Al referendum sulle trivelle «si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto - ha detto Grossi - Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d' identità del buon cittadino».
«La qualità della nostra magistratura è egregia, ma c'è un difetto di organizzazione: troppo pochi giudici e un carico eccessivo di lavoro», ha rilevato il presidente della Corte spiegando perchè molte ordinanze che giungono alla Corte presentano dei difetti e spesso conducono a sentenze di inammissibilità.
«Le domande poste al giudice delle leggi e dei conflitti appaiono come il segnale della riemersione, nel tessuto sociale - ha continuato Grossi - , di bisogni non compiutamente soddisfatti attraverso la legislazione: come se le ragioni politiche delle scelte risultassero alla prova dei fatti, relativamente insufficienti nella loro occasionalità o comunque inadeguate rispetto alle ragioni giuridiche che consideriamo fondamentali e perciò chiamiamo 'costituzionalì».
Referendum trivelle, il presidente della Consulta: «Bisogna andare a votare»
Lunedì 11 Aprile 2016Lo ha detto in conferenza stampa il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato in merito.