«In reparto tornano i pazienti Covid. Ci risiamo». A lanciare l'allarme è un infermiere dell'ospedale di Cremona, tra quelli in prima linea durante i giorni più drammatici dell'emergenza. Luca Alini, in un lungo post su Facebook, racconta di pazienti con gravi insufficienze respiratorie e dice che il virus circola ancora e continua ad essere una minaccia. La maggior parte delle persone sembra essersi dimenticata quello che è successo, denuncia l'infermiere, e pensa alle vacanze. Ma bisogna continuare a tenere alta la guardia e soprattutto non credere che sia sparito.
«Ci risiamo.
Coronavirus, dal San Raffaele contagi all'Umberto I: positivi infermiere e paziente
Il 68% degli operatori sanitari infettati in corsia sono donne, i dati choc del Ministro della Salute
Poi però è arrivata la presa di posizione ufficiale di ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) di Cremona, attraverso un post Facebook: “Attualmente i pazienti ricoverati con coronavirus sono 10. La nostra Terapia Intensiva è “Free” da più di tre settimane, spiega Rosario Canino (Direttore Sanitario). No ad allarmismi privi di fondamento. Sì al senso di responsabilità e al rispetto delle norme di prevenzione (mascherina, lavaggio mani e distanziamento)”.
Covid, infermiere di Cremona lancia allarme: «Si ricomincia a ricoverare pazienti». Poi la retromarcia
Sabato 11 Luglio 2020Non è mia abitudine farmi dei selfie, né tantomeno pubblicarli su Facebook - scrive l'infermiere - Questo l'ho fatto questa sera alle 22 circa, al lavoro. Non è una foto di marzo o di aprile. In reparto abbiamo ricominciato a ricoverare pazienti COVID con gravi insufficienze respiratorie. Per ora la cosa è limitata, non come a febbraio o marzo o l'inizio di aprile, quando i COVID erano 30 su 30 in reparto più altrettanti ricoverati in altri reparti, quando su 30 pazienti 26 erano ventilati. Ma il Coronavirus non si è dimenticato di fare il suo lavoro, e da bravo virus fa quello che deve :infetta nuovi ospiti per sopravvivere. Niente di più e niente di meno. Noi esseri umani, invece, dall'alto della nostra intelligenza ed evoluzione tecnologica e scientifica, facciamo finta che non esista, qualcuno pensa non sia mai esistito, altri che sia un 'invenzione delle case farmaceutiche o di qualche altra fantomatica lobby segreta. Niente di tutto ciò. Il virus esiste, non è magicamente sparito, e sta mietendo ancora vittime in altre parti del mondo. Da noi ha già dato, ma non sta scritto da nessuna parte che non possa ricominciare a farsi vivo, e, cosa più importante, il virus non lo sa che noi infermieri, medici, oss ed il resto del personale sanitario siamo distrutti da 3 mesi di lavoro intenso, fatto di paura, tensione, preoccupazioni, emozioni intense e continuo contatto con la morte. E non gliene frega un cazzo, al Coronavirus, di tutto ciò. La maggior parte delle persone ormai pensa al mare, alla montagna, all'aperitivo con gli amici, alla gita del week end....».