Anno giudiziario, Cassazione: «Più riserbo dalle toghe, troppe fughe di notizie»

Giovedì 26 Gennaio 2017
Anno giudiziario, Cassazione: «Più riserbo dalle toghe, troppe fughe di notizie»
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Il Procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, lancia l'allarme sulla fuga di notizie e invita le toghe ad una maggiore discrezione.

«Dinanzi al fenomeno della fuga di notizie - spiega il procuratore generale nella sua relazione in occasione dell'apertura dell' Anno giudiziario a piazza Cavour - fenomeno grave perchè rischia di ledere il principio costituzionale di non colpevolezza, più volte viene invocato l'intervento del mio ufficio, che risulta quasi sempre sterile per la obiettiva difficoltà di individuare le singole responsabilità».

Ciccolo invita dunque le toghe al «riserbo, sul quale già l'anno scorso mi sono soffermato ricordando che la stessa Corte di Strasburgo ha ribadito che ai magistrati è imposta la massima discrezione anche là dove si sia trattato di sostenere pubblicamente le ragioni e la bontà dell'attività giudiziaria svolta».

«È fortemente avvertita nel Paese la percezione di una diffusa corruzione sia nella Pubblica Amministrazione che tra i privati. Essa non trova riscontro, tuttavia, nelle rilevazioni delle statistiche giudiziarie», nè in base ai dati nazionali e neanche in base a quelli della Cassazione (solo 273 lo scorso anno, pari allo 0,5% del totale di quelli trattati). Lo sottolinea il Primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio nella sua relazione per l'apertura dell' anno giudiziario che prenderà il via alle undici.

Di fronte a questa situazione, secondo Canzio, «occorre avviare una approfondita riflessione sull'efficacia delle attuali misure, preventive, repressive, di contrasto al fenomeno, perchè ne sia consentita l'emersione nelle sue reali dimensioni anche nelle aule di giustizia».

Quanto all'andamento del settore penale, i risultati della Cassazione hanno dimostrato una «significativa inversione di tendenza»: aumento del 12,2% dei procedimenti definiti, calo dell'arretrato del 15,7%, tempo di definizione di soli otto mesi, «ben al di sotto della media europea».

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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