M5S non fa sconti a nessuno, chi sa di essere indagato deve farsi da parte. Il vicepresidente della camera Luigi Di Maio (M5S) torna sul caso delle presunte firme false raccolte dal Movimento a Palermo in occasione delle elezioni comunali del 2012. La Procura indaga, otto esponenti grillini sarebbero indagati.
«Oggi in una fase in cui non sappiamo nemmeno i nomi degli indagati - dice Di Maio - l'appello di chiedere di autosospendersi a chi dovesse ricevere una notizia di indagine è il primo passo e dimostra che non facciamo sconti a nessuno. Le forze politiche si giudicano da come reagiscono a questi fatti e noi chiediamo sempre a chi si trova coinvolto in un'inchiesta di farsi da parte».
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