I funerali di Paolo Graldi si svolgeranno martedì 2 gennaio alle ore 11, presso la Chiesa di San Salvatore in Lauro, a Roma.
Chi era Paolo Graldi
Paolo Graldi inizia la sua carriera giornalistica giovanissimo con alcune testate locali, prima di arrivare a Roma a Paese Sera. Nel '75 Piero Ottone lo chiama al Corriere della Sera dove resterà per vent'anni, fino a diventare capo dell'Edizione romana del quotidiano. Si occupa di tutti i principali fatti di mafia e di terrorismo in Italia e all'estero di quegli anni. Diventa poi vice direttore con Sergio Zavoli al Mattino di Napoli.
Con Sergio Zavoli Paolo Graldi aveva lavorato a lungo, prima come suo vice al Mattino, poi per anni negli storici programmi tv come La notte della Repubblica e Viaggio intorno al mondo. «Ne La notte della Repubblica, per preparare le interviste ai 56 terroristi, ci vollero due anni. Prima si partiva dalle indagini sulle persone e sui documenti da cui poi si ricavava il cosiddetto "domandiere", ovvero la prima bozza di domande che poi venivano asciugate. Erano domande aperte, mentre ora nelle interviste le domande contengono sempre la risposta. Allora si lavorava per aggiungere qualcosa che non si sapeva», aveva raccontato Graldi all'ANSA.
Del Mattino diventa direttore nell'ottobre del '94 per passare nel 2001 alla direzione de Il Messaggero. Sempre in tv ha collaborato a quasi tutte le trasmissioni di Enzo Biagi, ha firmato per Raiuno l'inchiesta in venti puntate Io e il fumo, Io e il telefono, Io e il Cibo e numerose inchieste per Scatola aperta. Ha firmato la sceneggiatura di alcuni film tv, per Rai Parlamento condotto per tre anni Parole in gioco. Per La7 ha firmato la serie biennale di Effetto domino, tutto fa economia. Numerose le trasmissioni radiofoniche dirette e condotte per la Rai. È stato presidente, tra l'altro, della giuria del premio Ischia, che gli era stato anche assegnato e della scuola di giornalismo della Luiss.
La camera ardente
La camera ardente di Paolo Graldi è stata allestita alla Casa di Cura Pio XI.